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tornata del 13 maggio 1848



saranno esenti da ogni dritto di posta, purchè apparisca sulla soprascritta le lora rispettive qualità di Senatore o di Deputato, ed accenna che nel dar atto di lale messaggio si farà risultare dei ringraziamenti della Camera, Ford.)

SEGUITO DELLA DISCUSSIONE SULL’ELEGGIBILITÀ DRI GIUDICI

SCLOP, sinistro di grazia e giustizia, Dopo il discorso tenuto nella seconda parte della nostra seduta di oggi dal signor deputato Rattezzi, io ho creduto, necessario di venire nuovamente per poco ad occupare la vostra allenzione, sia per ripigliare-in esame alcune osservazioni che furono poste nel, discorso del prelodato preopinante e che mi paiono disognevali di rettificazioni, sia anche per porre di nuovo in quella che mi pare vera sua luce la questione attuale più grave assai che altri non pensa.

Primieramente, se ben mi ricordo, il preopinante ba dello che intendeva di interpretare lo Slaluto col programma che l’avea precedato, voglio dire cioè che dal tempo futuro usato ia un arlicolo del programma 8 febbraio, s’intendeva di interpretare il tempo presente posto nello Staluto che oggi ci regge: questo modo di interpretare mi pare lalmente erronco che debbo dichiarare alla Camera che non posso assolutamente aderirvi,

© proclama dell’8 febbraio come a lutti è parulo, non era altro che un allo annunzio, una promessa, era un’aurora di un giorno splendido, ma secondo Lutte le regole di interprefazione è difettoso quell’argomento che dal perfetto vuol risalire all’incomplelo, Ora lo Staluto del 4 marzo, e non poteva essere allrimenti, vuol essere interpretato nelle sue proprie parole senza antecedenti, senza concomifanti, tranne quelli che vi si riferiscono naturalmente.

Inoltre il signor preopinante ha fatto distinzione sul modo col quale i membri dell’ordine giudiziario grudicante doveano sbrigare i loro affari sotto il regime della legge antecedente, da quella che siauo poi per fare sotto il governo dello Statuto.

Riconosco sicuramente essenziali, vitali e fondamentali modificazioni essere sopraggiunte coll’introduzione dello Statuto in tatto l’organismo dello Stato. Ma lutti quelli che hanno pratica di tribunale credo converranno meco che tulle le funzioni pubbliche di giudice, ‘non mulan gran fatto da quello che erano prima dello Statuto; per ordinario tutte queste funzioni non prenderanno un aspetto diverso, cosicchè quello che esa giustizia una volta non possa più essere giustizia oggi. In questa parle io credo che possiamo (ranquillare il nostro animo: che un giudice il quale abbia operato bene nell’ordine delle sue funzioni antecedentemente, adoprerà pur bene nell’ordine delle sue funzioni susseguenti; credo poi anche si debba rilevare un’altra che m’è sembrata inesattezza, nel discorso dell’oratore che mi precedette. Consiste la _medesima nel riputare il sistema, che io lengo il migliore, cioè d’avere per inamovibili quei giudici i quali contano un triennio anteriore, quale funesto preliminare nel corpo giudiziario; cotal preliminare consisterebbe nel ritenere simultaneamente giudici amovibili i, secondo clhe sono 0 non sono forniti del lirocinio prescritto. Maè ovvio l’avvertire ghe questo, se è vizio, sarà vizio permanente della legge generale, quale sarà da qui a tre anni, poichè tali due elementi si sono voluti collocare nella legge che ci governa. Di ciò vi è tuttavia una ragione; e credo che a chiunque abbia studiato un poco profondamente la legislazione europea di oggidì, sarà falta agevolmente palese la ragione per cui nello Statuto fu adoltalo il tirocinio dî tre anni per acquistare l’inamovibilità.

Ciò si stabilì per far saggio, per far cimento della capacità del giudice prima di consacrarla colla prerogativa d’inamovibilità.

La disposizione non è nuova, essa è stata introdotta in varie parti di Germania da gran tempo, è stata già pure accolta da assai tempo in altre regioni d’Italia, Dunque questa diversità che si è posta nei vari giudici, secondochè hanno o non hanno il triennio, non sarà solamente d’oggidì quand’anche si adottasse la proposta secondo il voto degli altri opinanti, e si ritardasse di Ire anni l’inamovibilità.

Tanto basta per quanto tocca al discorso dell’onorevole preopinante; ma mi corre ancora l’obbligo di richiamare l’atteazione della Camera sulla conseguenza della decisione che sta per prendere in questa seduta. Comincio per dichiarare che la questione quale si presenta alla Camera è una semplice questione elettorale; questa questione perlanto non può pre iudicare per nulla la questione sostanziale della inamovibilità. Ma tuttavia non possiamo disgiungere un’idea dall’altra, non possiamo negare che la decisione che sarà per prendere questa sera la Camera, in aspelto parlamentare, potrebbe vestire una forma di precedente.

Non è in favore della magistratura che qui sto difendendo, che io invochi un privilegio. Io non desidero privilegi per chicchessia lauto meno per la magistratura che dee primeggiare nella purezza della missione che le è affidala. Ma bensi desidero cd allamente domando che essa abbia i mezzi coi quali possa compiere l’ufficio suo. lo desidero sopratutto che Jo Stato abbia la pienezza della sua Costituzione. Ecco in quali termini bramo che la questione sia esaminata, sia pesata, sia decisa dalla Camera. Questo non è una preferenza dei giudici, questo non è un privilegio di favore, di casla personale: qui si Wralta di sapere se si vuole avere costituzione piena ed intera fin d’oggi, se si vuole che la Costituzione s’appoggi sottanto sopra due punti, mentre sopra tre dovrebbe reggersi.

Ci manea sicuramente nn elemento, la nostra costituzione giudiziaria non è assoluta se lo Statuto non si compie mercè della sola interpretazione schietta e conforme ai principli costituzionali che noi crediamo doversi dare. Voi dunque decidete, Smeltete, vi prego, di armarvi di una diffidenza contro P’ordine giudiziario. Diflidenza che non è giusta, perchè nessuna delle accuse fallegli è giustificata, e nulla di positivo si è addotto che possa intaccare l’onore della magistratura.

Domando a voi, 0 signori, volele vivere per tre anni in una costituzione imperfetta, volete lasciarvi aggirare da un arbitrio che talvolia potrebbe riuscire, non che inconstituzionale, malefico? Decidete, signori, si tratta del vostro avvenire, dell’avvenire di tulti i vostri committenti.

Veramente, che io tenga questa linea nella discussione intrapresa, parrà sirano a goloro che sono avvezzi a rimproverare ai ministri di voler, in ogni contingenza, acquistare anzichè perdere autorità, e ciò anche con minor favore di legge.

Qui, all’incontro, mi pare che i miei opponenti onorino il ministro della giustizia di una fiducia che egli riagraxia di aver oftenula în massima, ma che non desidera esercitare in pratica.

lo vi debbo mettere in guardia contro qualunque fiducia esagerata, contro gli abusi ministeriali; per questo, io vi debbo raccomandare di costituirvi il più fortemente che fia possibile. Se poi vi volgerete alla qualità dei membri che compongono la magistratura, chiedelene conto alla potestà, alla risponsabilità ministeriale,

Se il ministro sarà prevaricalore verrà punito e insieme