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camera dei deputati — sessione del 1848



la prima non è relativa se non al personale; ora se la prima parte non è relativa che al personale; è impossibile il dire che i giudici fossero inamovibili dal giorno stesso della Carta; essi sono divenuti inamovibili abitualmente soltanto.

Uomini dei tempi andati, accostatevi , sciorinate la vo- stra palente di nomina; ivi così sla scrilio: Nomino, diceva il Re, a giudice di mandamento, a senatore, a ministro di Stato il tale finchè durerà ls sua servitù ed il Nostro bene- Ora vorreste vpi, 0 giudici, computare gli anni della servitù e del beneplacito per }a vostra inamovibilità? Che cosa si risponde a questo argomento # Sc voi avele avuto una condotta pura ed illibata , se voi non avrete tremato a1 solo aggrottar del ciglio dei vostri superiori, se la vostra bilancia tenne sempre il bilico fra il nome di un potente ei cenci del- l'infelice, allora la patria vi conterà questi tre auni anteriori, se no, no. Questa debbe essere la voce di un popolo liber

Quando credo che i magistrati non sono inamovibili se nor che dopo la Carta, quando credo che non debba privarsi lo Stato di questo prezioso tempo di tre anni per elimigare uamini male adatti ai tempi, io non posso essere sospetto, io ho reso al magistrati dalla profondità del cuore gli attestati della suprema mia stima, quindi essi non debbono di me dif- fidare; ma io nel tempo stesso protefto in faccia a tutta la li- bera nazione Ialiana, che sorà tutta fra poco libera e in un corpo solo,.io lo protesto, la magistratura deve subire l’espe- rimento triennale onde tulli imembri eterogenei ne siano eli- minati; se tale è l'interprelazione da darsi alla Carla, io allora veggo sorgere dalla leltera stessa della Carta un argomento recasabile a favore dei mio sistema, ed è il seguente:

Se i giudici si vogliono e sono inamovibili soltanto dopo la Carla e dopo Ire anni, essi debbono far parte della Camera dei deputati, purchè appartengano alla magistratura inamovibile abitualmente, altrimenti vi sarebbe nella legge un assurdo.

Desumo questo assurdo dall’art. 3, numero sesto, se non erro, della legge elettorale medesima, il quale dice che i mombri inamovibili dei magistrati e tribunali possono essere clettori; ora se non abbiamo ancora giudici inamovibili attualmente, è cerlo che ta legge lia usato la parola inamoribili nell'idea del- l'inamovibilità abituale soltanto , altrimenti avrebbe voluto una condizione impossibile.

Lo stesso argomento si desume dall'art. 98 della legge elet- torale, giacchè s'el distingue i giudici amovibili dagl' inamo- vibili, è certo che si riferiscealia inamovibilità abitualo, giao- chè l’attuale ancora non l'abbiamo, anche in virtù dell'art. 13 dell'ediito dell'8 febbraio 188 che parlò nel futuro,

Conchiudiamo: Noi non abbiamo alcun giudice propria- mente inamovibile; quindi la legge atluale ha creato due schiere di magistrati: l'amovibile perpetuamente e per officio, e questa fu esclusa dalla deputazione, e l'inamovibile per of- ficio, e questa fu ammessa alla deputazione sia d'ora, mentre in caso diverso si sarebbe privala la patria d'uomini illustri e rispeltabili per rapprescntaria nel primo nazionale congresso, essendo tutti per ora amovibili personalmente.

Tale, credo, sarà la conclusione della Camera, la quale, così decidendo, foglie in radice ogni altra quistione relativa ai magistrati (Gazz. P.)

3 ministro delle finanze togliendo occasione da ciò che il preopinante nel riferir la storia della legge pro- dusse varie circostanze che si passarono nel consiglio de’ mi- nistri, e suppose varie ragioni che mossero.il Ministero nella redazione della legge, dice non caser lecito lo scandagliar le considerazioni che mossero il Ministero.

mixto rispondo dal suo posto aver avuta facoltà di nar- rar quei particolari dallo stesso ministro dell'Interno, il quale















aggitmse la verità non dover mai nascondersi e che le case dei ministri dovrebbero essere di cristallo come quelle degli u0- mini virtaosi (Applausi).

11 MINISTRO DELLE viNaNZE replica doversi.distin- quere il Ministro da) Consi

IL MINISTRO DI GRAZIA E: GIUNTEZIA aggiunge do- versiaspeltare, per fare una rivelazione, che riguardi un mi:

nistro, la presenza dello stesso.

vagRmIO propone che seguendo gli usi partamentari si altermino gli oratori in modo che i discorsi suceedano alterna- tivamente pro e contro. (Cono.)

storto=pintom. Nalo in-famiglia libeta, nutrito a studi liberi, benchè magistrato, prolesto che dinanzi a una as- semblea popolare io parlerò parole liberissime. Non è mio in- tendimento di entrare nel merito della questione; perocchè dopo quanto in propesito si è detto, io corterei pericolo di abusare la sofferenza della Camera. io risponderò soltanto alle ragioni recate in mesto dagli onorevoli avvocati Sineo e Brof- ferio, i quali hanno spedita a tutti. quanti i membri delle: ma- gistratura una patente d'ignoranza e di viglisccheria.

emo. No, no.

IL M2NISFRO DI GRAZIA E GrustIziA. Precisamente questo,

miorto-PInToR.Il primissimo dei loro argomenti fu che essendo scarsi e male ordinati gli studi nelle regie università, i magistrati non presentano veruna guarentigia di sapere. Ma eglino vorranno bene essere cortesi di dirmi dove abbiano essi studiato. Egli è in verità assurdo il volere assoggettati a, una prova di dotfrina i magistrati, quando not sono fulti gli'altri membri componenti questa Camera (Voci di tuita l'assem- varo, bravo). Voi diceste ancora, o signori, che i ra- gistrali sono ligi al potere, essendo siati nominmi sotto la velenosa induenza dell'assolutismo, Ma perchè nom facevate voi tali difficoltà agli altri officiali stipendiati ? Dunque avrete migliore fiducia negl’impiegati del genio cirileo-delle miniere, per modo d'esempio, che non ne’ magistrati, iquali anche nel Vostro sistema di ragionare dovete supporre più indipendenti?

Ma sopra ciò credele voi da senno che qualità intrinseca dei magistrati sia la schiavitù dell'animo? Lo contrapporrò a que- sta vostra opinione l'autorità di Lorenzo Ganganelli, la cui sacra destra fulminò dal Vaticano quella tremenda compagnie ostante a ogui sociale progresso. Dopo Cicerone, egli scrive, la magistratura è indiritto di possedere gli uomini più robusti € più eloquenti. Nè io insisterò su quanto fu degnamente e- sposto dall’onorevole avvocato Sineo che mi precedette a que- sta Iribuna. Riandale nella vostra mente | fasti storici della Francia, e sì vedrete che i magistrati furon soli a resistere in ogni tempo con ammirabile coraggio civile alla prepotente in- solenza de’ Borboni. Ma ora udite, 0 Piemontesi quello che il primario tra i nostri storici, Carlo Botta, scrive intorno all’or- dine rispellabile degli avvoeati.

1 legisti, egli dice, siccome sonosoliti di cavare il soltile dat sottile, sono per l’ordinario in un paese governato da Principe assolulo i più efficaci avvocali della potenta sua, e in un paese libero. i più utili difenditori della libertà (Grandi risa in tutta l'udienza, 6 voci: è vero, è vero).

La sloria conferma la verità di questa asserzione. 1 giu- risperiti del secolo xm e del xv insegnavano nei libri e nelle cattedre che gl'Imperatori sono ì padroni dei maschi e dello femmine, del cielo e della lerra. Signori, i giurcconsolti di quei due secoli erano eglino uomini? (Voci: silenzio, silen- zio). Or bene, se io giudicassi gli odierni legisti sopra Te mas- sime di quei passati, voi mon dareste gran lode alla virtà det mio ragionare. Dite altretlanto, se vi piace, dei Magistrali.