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Il denaro dei poveri.

È con un sospiro di benigna invidia che noi, italiani di quaggiù, vediamo ascendere prodigiosamente la cifra delle pubbliche sottoscrizioni, a Milano: è con un rinnovato senso di ammirazione che il nostro animo saluta la generosità, anzi la magnificenza degli italiani di lassù, di questi grandi nostri fratelli milanesi, che hanno saputo e sanno fare due cose, estremamente difficili e, forse, più difficile la seconda che la prima: arricchirsi e spendere splendidamente la loro dovizie. Non è da oggi, solamente, che tanta munificenza signorile milanese, viene a rendere più saldo il vincolo della razza italica e della patria, fra noi e loro: ma tutti quelli che hanno sofferto in Calabria e a Messina, tutti quelli che hanno sofferto per l’eruzione del Vesuvio, e, adesso, pel terremoto della Marsica, sanno