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descritta sala sul corso di porta Orientale; e, ciò eseguito, apparve improvvisamente in quel luogo una nuova e piacevolissima scena. Imperciocché, essendo tuttavia rimasti i due grandi portici di verde laterali, si videro questi congiugnersi con altri somiglianti portici, che, a guisa d’orti pensili, si stendeano al lungo del corso, sopra le muraglie de’ giardini laterali fino alla porta della cittá. Davanti a questa, e in prospetto dell’ampio deliziosissimo viale posto tra i descritti portici, si vedeva salire un’amena collinetta, graziosamente qua e lá sparsa di verdi cespugli e di piccioli alberi. Sul dosso della collinetta alzavasi un semplice ma decoroso basamento, sopra del quale appariva un antico tempietto dedicato a Flora. Era il tempio d’architettura dorica, sostenuto da otto colonne; i quattro lati principali n’erano aperti, e nel mezzo vedevasi la statua della dea. Quattro altre statue di deitá tutelari de’ giardini, de’ frutti e simili erano collocate negl’intercolonni. Sopra le due colonne di mezzo stavano due Fame in atto di sostenere una medaglia rappresentante i due reali sposi, intorno alla quale scherzavano vaghi festoni di fiori al naturale. Le altre colonne portavano eleganti antichi vasi, ornati pur essi di fiori. A piè del basamento, come pure ai due lati del tempio, vedovatisi delle fontane, che parevano destinate all’uso delle offerte e de’ sagrifici. Andavasi al tempio per mezzo di due vialetti, che dall’un lato e dall’altro salivano insensibilmente fino all’altezza del basamento, tra helli e verdissimi alberi, che con ottima distribuzione gli accompagnavano. L’aspetto di questa collina, di questi alberi, di questo tempio, aveva l’aria d’una bella solitudine e d’un romito delubro. Al piè della collina era preparato il luogo delle mosse per i cavalli, che avevano a correre; e giá s’approssimava l’ora destinata per la corsa. Se l’affluenza dui popolo era stata grande agli spettacoli de’ giorni antecedenti, a questo fu grandissima; e, come l’apparato del luogo era totalmente diverso, cosi comparve diverso anche l’aspetto del popolo radunato; il che fu cagione di nuovo piacere- Non solamente eran piene di spettatori le gradinate de’ portici, che avevan servito alla sala, ma