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XXVII All’oblato Mussi, professore nell’Universitá di Pavia Raccomanda a lui e al rettore dell’universitá l’abate Ronna, e lo ringrazia per il dono fattogli d’un’opera sua. Amico carissimo, L’abate Ronna, il quale trovasi in cotesto seminario, mi è sempre paruto un giovane buono, savio e studioso, e spero che fin da quest’ora si sará dato a conoscere anche a voi. Egli vi debb’esser adunque abbastanza raccomandato per se stesso. Ma egli è inoltre mio speciale amico. Però come tale io lo raccomando agli ulteriori ufici della vostra amicizia per me, confidando che ben presto egli la saprá guadagnare anche per se medesimo. Lusingomi che il signor rettore, che mi ha date molte pruove di graziosa propensione in Milano, non mi avrá dimenticato costi ; e perciò raccomando anche alla bontá di lui l’amico mio. e priego voi di comunicargli questa mia premura. Non soggiungo di piú, sapendo quanto l’uno e l’altro siate disposti a giovare massimamente ai buoni ed agli amici degli amici vostri. Con questa occasione vi ringrazio assaissimo della memoria, che avete avuto, di mandarmi le regole del seminario, le quali avendo io cominciato a leggere, mi sembrano molto bene esposte nell’una e nell’altra lingua. Presentate le significazioni del mio rispetto al signor rettore, e voi amatemi e valetevi di me. Di voi, caro amico, ecc. Milano, io novembre [1788].