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tutto nuda; e il piccolo panneggiamento, che la coprirá, sará di un velo candidissimo e trasparente. Le si vedrá intorno alle reni il cinto prestatole da Venere, tessuto d’oro, e in cui si vedranno, come accennati a disegno, degli archi, degli strali, delle colombe ecc. A lato, ed anche un poco sotto al corpo della dea, scherzerá un ricco manto ricamato a piacere e con nastri d’oro per allacciarlo. Se lo spazio e il partito lo permette, potranno anche vedersi vicino ad essa due piccioli amorini, i quali si guardino con misterioso sorriso. Uno di questi, accostando una mano al cinto delia dea, lo dovrebbe coll’altra indicare al compagno. 11 Sonno sará in sembianza d’un leggiadro giovanetto, di carnagione alquanto bruna, quasi tutto nudo, e leggiermente panneggiato con un velo oscuro e trasparente. Avrá le ale di farfalla a vari colori oscuri, una ghirlanda piuttosto grande di papaveri in capo e un dente d’elefante in mano. Le nuvole, sempre di color vaghissimo e piú o meno tendente al dorato, saliranno come a far coperto sopra Giove e Giunone; e massimamente intorno a Giove parerá che si sciolgano in una freschissima rugiada, che venga cosi un poco a velarne ed alleggerirne le tinte. 11 resto ad arbitrio del pittore. N B. Si prega di fame trascrivere e restituire il presente foglio. PER LA CAMERA DA LETTO Quattro bassirilievi alle teste. 1. Amore seduto, in atto di riposarsi, appoggiando languidamente uno de’ bracci all’arco rallentato. La faretra coi dardi gli giace ai piedi. 2. Imeneo, coronato di rose, che, sedendo, tiene un gomito appoggiato alla coscia, e alla mano della stessa parte appoggia il capo. Nell’altra tiene negligentemente la face. i. Venere seduta, che con ambe le mani sostiene le due colombe davanti al petto, guardandole con un dolce languore. Una delle colombe si alza, quasi per farle un bacio sulla bocca.