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il caduceo, e stenderá la destra all’ingiú verso la porta per la quale si entra nella stanza, come in atto d’accennare e di presentare alle Grazie i forestieri, che v’entrano. Nello stesso tempo volgerá dolcemente il viso alle medesime Grazie, quasi parlando loro, colla bocca mezzo aperta e sorridente. Quando faccia bisogno per il miglior effetto della composizione, le tre Grazie potranno avere qualche poco di panneggiamento di veli bianchi e leggieri, e il Mercurio di panno rosso. Se poi giovasse qualche figura di piú, potrá aggiugnersi un puttino o due, che portino una cornucopia e siano opportunamente collocati in vicinanza di Mercurio. Le Grazie saranno o del tutto o in gran parte nude. Saranno di forma e di atteggiamento tenero e gentile, benché con diverso carattere. Il Mercurio sará di figura e di movimento sveltissimo e leggiero. Avrá al capo ed a’ piedi le solite insegne proprie di lui. SOGGETTO PER LI SEI CAMMEI Siccome si è detto che le Grazie sono anche simbolo dell’amicizia, cosi, per accordare il soggetto dei cammei con quello della medaglia principale, si rappresenteranno in essi tre coppie de’ piú illustri amici, conosciuti nella mitologia. In due de’ cammei laterali contigui si rappresenteranno le teste d’Èrcole e di Teseo. Negli altri due opposti, le teste d’Achille e di Patroclo. In uno dei due soli la testa di Pilade. Nell’altro opposto la testa di Oreste. Ercole avrá in capo la testa della pelle del lione, e il resto della pelle si figurerá che cada sulle spalle. Teseo avrá il capo armato dell’elmo. Achille avrá il capo nudo con capelli lunghi e fisonomia sdegnosa. Patroclo avrá Telmo in capo e fisonomia risoluta. Pilade avrá la fisonomia dolce, capo nudo e capelli lunghi. Oreste fisonomia malinconica e capelli tagliati corti.