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XIII - PROGRAMMI DI BELLE ARTI Nella piú alta parte del cielo si vedrá seduta la bona dea in atto di congedare amichevolmente Astrea, da lei riconceduta alle preghiere degli uomini. A lato di quella stará Giove, ancor giovinetto imberbe, guardando teneramente in viso alla madre e mostrando soddisfazione di quanto ella fa. Piú sotto vedrassi Mercurio, che conduce per mano Astrea, discendendo verso la terra, e che, guardando e parlando ad altre figure, poste nella parte piú bassa, accenna loro che s’ alzino e si rallegrino. Queste figure saranno tre, e rappresenteranno le preghiere de’ mortali, personificate nell’ Iliade d’Omero. Cibele, o la bona dea, significherá nella fisonomia e nell’atteggiamento la piú grande compiacenza. Avrá una veste sparsa di fiori, una torre in capo, e a canto a sé, posati sopra la nuvola, un disco ed una chiave, tutti antichi simboli di lei. Potrá anche tenere invece la chiave nella destra, purché ciò non impedisca o deformi l’atto dello stendere le braccia e le mani per congedare Astrea. Potrá parimenti, se cosi torna bene, esser seduta con Giove sopra una specie di trono dorato. Giove avrá la corona e lo scettro d’oro: né avrá l’aquila ancora, ma bensi i fulmini nella destra in atto di ritirarli e quasi di nasconderli. Astrea, scendendo per lo cielo condotta da Mercurio, avrá una benda sugli occhi e le bilance in una mano, e mostrerá di parlar dolcemente con Mercurio stesso. Questo dio, con gli sguardi, col viso ridente e con la bocca aperta, esprimerá, quanto è possibile, l’atto di recar delle felici novelle alle tre donne collocate inferiormente, e rappresentanti le preghiere. Saranno esse situate sopra una nuvola, la quale sembrerá essere spinta violentemente all’insú. Vestite di colori lugubri, coi capegli sparsi e colle lagrime agli occhi, terranno dei rami d’ulivo in mano, simbolo de’ supplicanti. Avranno a canto di sé dei vasi fumanti d’incenso, e il fumo sembrerá salire colla stessa violenza che la nuvola. Mostreranno diverse etá: una di loro sará genuflessa e prostrata sulla nuvola col viso quasi tutto coperto del proprio manto. Un’altra sará in atto d’alzarsi in piedi, quasi risvegliata ed attonita alla voce di Mercurio ed alla vista d’Astrea. La