Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/100

94 xiii - programmi di belle arti


VII. Ercole ed Ebe.

Ebe in atto di porger da bere ad Ercole con la sua tazza. Ercole colla spoglia del leone intorno, appoggiando la mano alla clave e guardando con tenerezza ad Ebe, accenna di accostare le labra alla tazza. In disparte Giove e Giunone abbracciati li guardano con segni di consolazione. Giunone vestita.

VIII. Giuochi florali.

Testa di Flora sopra una piramide rovesciata, ossia ermete. Donne nude, che con ghirlande di fiori danzano intorno ad essa e suonano delle trombe curve.

IX. Zefiro che insegna cantare a’ cigni.

Zefiro in piedi colle guance gonfiate, spirando fiato dalla bocca, guardando e volgendo la mano a de’ cigni, a cui sollevansi leggermente le piume, quasi mosse dal vento, e stanno cantando intorno a lui. Flora seduta, dormendo a canto di Zefiro, il quale le posa l’altra mano sopra una spalla. Vari fanciulli da un lato, in atto di piacere e meraviglia.

X. Silvano e Ciparisso.

Silvano, bello e robusto giovane, con orecchi e piedi di capra, col petto e le cosce alquanto pelose, stringe e bacia caldamente Ciparisso, bellissima ninfa. Satiri all’intorno, che mostrano di voler porre sopra il loro capo ghirlande di ferole fiorite e di grandi gigli.

XI. L’Aurora e Cefalo.

L’Aurora sorprende, stringe e bacia Cefalo, che si mostra intimorito e renitente. Parte posteriore d’un leggerissimo carro, da un lato presentato in iscorcio. Le tre Ore, in forma di giovanette agilissime, colle chiome sparse al vento, ciascuna col disco, o sia picciola rotella liscia in mano, vicine al carro, in atto di volgersi indietro, sorprese, a guardare l’Aurora.