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Simili a queste, e tanto migliori quanto che voi sapete farlo molto meglio di me, debbono esser le insinuazioni, con cui dovete, per mio avviso, stimolare i vostri scolari allo studio della lingua toscana. E cosí aveste voi fatto nel vostro primo dialogo, che non avreste uditi tanti rimproveri, né avreste eccitato contro di voi la collera de’ vostri concittadini! Ma voi, di grazia, perdonatemi se, vostro scolare, quale io mi protesto tuttavia, ardisco di darvi consigli; imperciocché lo zelo ch’io ho della vostra riputazione e lo amore de’ miei compattriotti è quel solo, che mi obbliga a farlo. Laonde, s’io dirò male, scuserammi presso di voi la buona intenzione; e, s’io dico bene, godrete di veder germogliare a vostro profitto quc’ semi della ragione, che voi medesimo, fino da’ miei primi anni, avete procurato di sparger nella mia mente. Io passerò intanto al secondo di que’ due capi, che di sopra erami proposto d’esaminare con esso voi, cioè a vedere se vero sia, come voi nel secondo dialogo asserite, che, biasimando coloro che amano e studiano la lingua milanese, voi non abbiate biasimato eziandio i dotti della nostra patria. Egli è certo che, nel comune uso di favellare, sotto al nome generale di «dotti» vanno anche coloro che oltre alle altre cognizioni sono specialmente dediti allo studio delle belle lettere; e, quando anche bastevolmente certo non fosse, né a voi né a me sarebbe utile cosa metter questo punto in quistione. Fra gl’innumerevoli soggetti, su cui versano le applicazioni degli uomini dotti, si è ancora lo studio delle lingue; ma, benché molti ancora de’ sommi filosofi si antichi come moderni abbiano atteso a questo genere di studi, sembra nondimeno che questa sia una particolare provincia di quella spezie di studiosi che singolarmente alle belle lettere sono rivolti, fra le quali si comprendono la gramatica, l’oratoria e la poesia. In qualsivoglia lingua o dialetto altri scriva, può egualmente occuparsi in ciascuna di queste tre arti; ed ove bene in alcuna di esse riesca, il pubblico giudica di dovergli meritamente conferire il nome di «dotto». Perciò molti grande fama si sono acquistati, cosí nelle universali lingue come ne’ particolari dialetti, chi ricercando le rimote origini