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Io sono sempre stato nimicissimo del censurare altrui con maniere sconce e villane, come oggidí si usa da molti; ma nondimeno io ho stimato sempre lecito di dire, anche talora non ricercato, il mio parere modestamente su’ libri stampati in materia che non fosse a me ignota. E perché non debb’egli esser lecito ad ogni onesto uomo di pronunciare il proprio sentimento, purché egli non confonda giammai i difetti dello scrivere con quelli del costume e del carattere degli autori? Ma, quantunque io mi sia cosí moderatamente contenuto mai sempre in tutte le cose che io ho scritte, o in alcuna ch’io possa avere stampato contro l’opera di qualche autore, ciò non ostante, invece di rispetto e di ragioni, io ho sempre riscosso impropèri c villanie. Voi avrete udito menzionare, o lette avrete le opere del / padre Bandiera, e forse anche una certa mia lettera, ch’io scrissi contra un suo, a mio parere, molto strano giudizio. Io il lodai in essa quanto meritava, e lodai le opere di lui; ma nondimeno in qual maniera credete voi ch’egli mi abbia risposto? In cambio di ribattere le mie accuse c giustificar, s’ei poteva, i suoi sentimenti, prese a soperchiarmi con rusticane beffe ed amari dileggiamenti, quasi che tali avessero ad essere le armi delle onorate persone, e massimamente delle religiose. Io, che mi avvidi d’essere alle mani con uomo a cui l’amor proprio impediva totalmente l’uso della ragione, non iscrissi piú oltre neppure uno zero, confidando che gli uomini spregiudicati, leggendo quel che io scrissi e la risposta del Bandiera, darebbono rettamente la ragione o il torto a chi sei meritasse; e cosí il lasciai in quel riposo, ch’io gli auguro tuttavia or ch’egli è morto. E dove credete però voi eli’ io vada a riuscire con ciò? Forse a servirmi di questa occasione per contare a voi le mie prodezze e per saettare cosí di traverso i miei nimici? Dio me ne guardi! io non avrò giammai per nimici coloro che mi sono contrari nella maniera del pensare; e male mi potrei vantare presso di voi, che abbastanza mi conoscete. Io ho voluto unicamente con ciò farvi comprendere che niuna privata passione mi può muovere a scrivere contro di voi ; e che io non posso scrivere se non rispettosamente, come conviensi a civile e