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I Al padre don PAOLO ONOFRIO BRANDA milanese, chierico regolare di San Paolo e professore della rettorica nella universitá di Sant’Alessandro PRETE GIUSEPPE PARINI milanese Semel emissum volai irrevocabile ver bum. Horatics, Epistolae, liber i, epistola iS. Che direte ora voi, o mio stimatissimo padre Branda, vedendo che io, ch’ebbi, giá sono parecchi anni, l’onore d’essere vostro scolare, mi levi il primo fra gli altri, non giá contro di voi, ma contro que’ due vostri libri, che voi intitolaste Dialoghi della lingua toscana ? Certo che, qualora voi siate letterato e filosofo e in somma ragionevole uomo, quale io v’ho tenuto sinora, non ve ne dorrete punto, e non me ne riprenderete: imperciocché, quantunque coloro, che ci sono stati una volta maestri, debbansi riverire e stimare ed amare ancora, non tanto per l’obbligo della gratitudine quanto per quello della giustizia, dovendo eglino essere in certa maniera riguardati come nostri superiori ; non pertanto questi obblighi non ci debbono costringere in modo che noi non possiamo ed essere e dichiararci quandocchessia contrari al loro parere. Non segue della ragione quel che degli anni; imperciocché egli è ben vero che con questi noi non potremo giammai aggiugnere chi è nato prima di noi, ma sibbene li giugneremo noi molte volte colla ragione, ch’essi hanno destata in noi, e talvolta gli oltrepasseremo eziandio.