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coll’eccitare in noi le passioni ch’ella copia dal vero. E questo è un pregio non vano, non ideale, non puerile dell’arte stessa. Le si aggiungono nondimeno altri pregi non manco reali di questo. La versificazione, lo stile, la lingua e simili, che formano la parte meccanica di lei, non meritano meno d’esser considerate; ma noi per ora le tralasceremo, bastandomi che sia chiaro come la poesia abbia facoltá di piacerne per via del sentimento, ch’è la parte piú nobile, anzi l’anima e lo spirito di quest’arte. Che se altri richiedesse se la poesia sia utile o no, io a questo risponderei ch’ella non è giá necessaria come il pane, né utile come l’asino o il bue; ma che, con tutto ciò, bene usata, può essere d’un vantaggio considerevole alla societá. E, benché io sia d’opinione che l’instituto del poeta non sia di giovare direttamente, ma di dilettare, nulladimeno son persuaso che il poeta possa, volendo, giovare assaissimo. Lascio che tutto ciò che ne reca onesto piacere si può veramente dire a noi vantaggioso; conciossiaché, essendo certo che utile è ciò che contribuisce a render l’uomo felice, utili a ragione si possan chiamare quell’arti che contribuiscono a renderne felici col dilettarci in alcuni momenti della nostra vita. Ma la poesia può ancora esser utile a quella guisa che utili sono la religione, le leggi e la politica. E non invano si gloriano i poeti che la loro arte abbia contribuito a raccoglier insieme i dispersi mortali sotto le graziose allegorie d’Anfione e d’Orfeo. Omero ha pure insegnato, molto imperfettamente bensí, ma pure quanto era permesso alla sua stagione, la condotta delle cose militari, e i primi capitani della Grecia hanno fatto sopra VIliade i loro studi; di che mi possono essere buoni testimoni Platone, Aristotele, Plutarco ed altri autori. Né sono da dimenticarsi i cantici militari di Tirteo, che infiammarono e spinsero alla vittoria gli sconfitti spartani, e che, per pubblico decreto, cantavansi in ogni guerra dinanzi alla tenda del capitano. Esiodo ha insegnato l’agricoltura, ed altri altre arti o sia fisiche o sia morali.