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padre Bandiera con questa stucchevole e niente opportuna, anzi contrarissima circuizion di parole: «dobbiam senza fallo pur finalmente una volta condurci all’ora estrema e morire»; nulla dico finalmente dello scriver «non v’ha tra voi» per «non ci ha tra voi», «non v’ha persona» per «non ci ha persona»; e cosí di moltissimi altri piú leggeri abbagli non degni d’esser considerati da voi. Avvertite cosí di passaggio alla debolezza di quell’«imperciocché ditemi», posto in luogo del «dite» assoluto; a quel forte accrescimento del Scgneri : «oh cecitá Ioli stupidezza! oh delirio! oh perversitá!», ora monco e privato della voce «perversitá» dal Bandiera; e ciò, cred’io, perché a lui mancò un’altra particella esclamativa da antiporvi, siccome fatto ha al restante, dicendo: «ahi cecitá! deh stupidezza! oh delirio!». Badate eziandio a quello «estremo infallibile fine», che in certa guisa ricopre o raddolcisce l’orridezza del vocabolo «morte», cui non isdegnò il Segneri di adoperare, come colui che ’l valor d’ogni menoma paroluzza esaminò, purch’ei giudicasse quella poterlo condurre al suo intendimento. Sovvienilii d’un’altra cosa che dovea essere accennata di sopra, cioè di que’ due aggiunti inutilissimi posti al «cadaveri» di «freddi» ed «esangui». I quali aggiunti mostra che assai piacciono al padre Bandiera, perocché egli ne adopera a macca in ogni luogo, dove non bisognano punto. Egli è il vero che gli aggiunti, secondo l’insegnamento di Cicerone intorno alle cose significanti il medesimo, acquistan vezzo al parlare; ma anche in ciò egli è d’uopo por mente che essi sono come gli abbigliamenti che sopra le vesti adornano la persona, i quali non debbono esser tanti quanti adopererebbe una meretrice, ma parchi e semplici, quali si convengono ad onesta matrona; e per tal guisa gli aggiunti da usar sono con questa matrona gravissima dell’orazione. E siccome gli ornamenti hanno a crescer, non a soffocare la bellezza del corpo, e cosí gli aggiunti non debbono soprafare e manco poi contrastare alla bellezza del nostro ragionamento. A me medesimo incresce, il dirò pure alla boccaccevole, andarmi tanto tra tante baiucole ravvolgendo; e perché mi sembra che dalle poche cose insino ad ora accennatevi compreso avrete