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Gli scrittori, che furono prima del presente secolo, trattarono nelle varie occasioni di questi principi generali, come se fossero propri unicamente di quell’arte o di quel genere particolare sopra cui essi scrivevano, benché talvolta mostrassero d’avvedersi che anche delle altre arti entrassero nella comunione de’ medesimi principi. Ma, poiché gli uomini, naturalmente operando, salgono di mano in mano colla loro mente dalle idee particolari alle generali, cosí è avvenuto che, massimamente nel presente secolo, vari autori hanno sentito con maggior forza la comunanza che ci è de’ medesimi principi generali tra tutte le belle arti, e, considerandoli come tali, si sono accinti a trattarne chi piú e chi meno compiutamente. Con un tal metodo si viene a congiugnere in un tutto piú semplice, piú ordinato e piú facilmente e largamente applicabile la dottrina eccellente, che fra le opere degli antichi maestri si trova sparsamente divisa e ripetuta, cosí intorno all’eloquenza ed alla poesia, come intorno alle altre belle arti. Per mezzo di questa dottrina, cosí congiunta e richiamata a pochi generali principi, può ciascuno, che segue o che ama alcuna delle belle arti, avere una cognizione bastevole de’ fondamenti e delle ragioni, sopra le quali sono costituite tutte le altre. Né una simile cognizione può dirsi inutile a coloro che amano o che seguono gli studi delle belle lettere; anzi per lo contrario giova essa mirabilmente a dirigere il nostro spirito per bene operare in quelle o per ben giudicarne. Imperciocché, facendone essa comprendere e sentire la semplicitá e l’unitá del sistema della natura rispetto allo scopo ed alla intenzione di tutte le belle arti, viene per conseguenza a farci con piú chiarezza e con piú forza risplender nello intelletto la realtá, la inalterabilitá e l’estensione delle leggi di quella, anche relativamente a tutte le opere dell’eloquenza e della poesia. Ma, conciossiaché prima d’ogni altra cosa sia necessario d’esser convinti della realtá di queste leggi e di questi principi per esser mossi potentemente a seguitarli nelle nostre opere o nei nostri giudizi ; perciò è da vedere quale sia il cammino mostrato agli uomini dalla stessa natura nello inventare e nel