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gloria infinitamente superiore; mai non si sollevano a tentar cose grandi, a segnalarsi nella lor patria e ad aver la superbia di distinguersi, benché nudi, fra l’oro e le gemme che circondano gli altri. Ora le belle lettere sono quelle che piú d’ogni altra cosa contribuiscono a ben dirigere la innocente e perciò piú agevolmente pieghevole ambizione de’ giovani; imperocché, proponendo esse gli eccellenti originali, e per questo mezzo facendo sentire i pregi del bello e del vero, rapiscono le anime nostre, e le eccitano possentemente a trovarli ed a produrli; o almeno, accostumandoci a gustarli, e con essi occupandoci nobilmente, ci distolgono dall’ozio e dalle passioni perniciose all’umana societá, ne richiamano a sentimenti piú grandi e sublimi, e ne avvicinano alla virtú. Ma io abuserei troppo delle circostanze di questo luogo e di questo tempo, se volessi prendere a dimostrare quanto giovino le belle lettere a tutti gli altri studi della gioventú, alla civile conversazione, ai costumi, alla comune benivolenza degli uomini, alla probitá, alla virtú ed allo stesso eroismo de’ cittadini. D’altra parte io direi cose troppo note all’anima delicata di questo saggio ministro che mi onora della sua presenza; a questo rispettabile magistrato costituito moderatore della parte piú nobile e piú importante del governo, cioè gli studi de’ cittadini ; a voi finalmente, o illuminati ascoltatori, i quali tutti sapete per pruova quanto la conoscenza de’ grandi originali e il bongusto formato con lo Studio delle belle lettere abbiano contribuito alla soavitá de’ vostri costumi ed alla nobiltá ed allo ingrandimento degli animi vostri. Io mi ristrignerò adunque a ragionar brevemente del vantaggio che lo studio delle belle lettere produce nella civile societá, risguardandolo per un sol capo, forse meno avvertito comunemente e men sentito degli altri ; e questo sará della influenza che hanno le belle lettere, l’eloquenza, la poesia nel progresso e nella perfezione di tutte le altre arti che si chiamano «belle». Cosí spero che, invitata in tanto maggior numero la frequenza degli uditori, avrò la consolazione di veder per mio mezzo e a prò della mia patria diffondersi con ampiezza tanto maggiore il frutto di questa nuova sovrana beneficenza.