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l’opera. Frattanto che l’Allemagna cade nell’aristocrazia e che la Francia sale alla monarchia, l’Inghilterra si libera dal dispotismo, richiama i suoi privilegi, e tende ad un governo composto degli altri due. La Spagna cristiana presenta tanti eroi quanti sono i re, e si crede vicina la total rovina de’mori ; ma le divisioni fra i suoi re la sospendono. Il Portogallo fa grandi progressi sotto il valor de’ suoi principi; i mori si eredon perduti, e fanno prodigi per sostenersi. La Polonia è seppellita nel disordine, la Russia oscura, la Boemia ingrandisce, la Svezia si ripulisce e alterna la successione alla corona fra i goti e gli svedesi, l’Ongheria conta giá molti re illustri, e inondata da’tartari gli rispinge. L’impero d’Oriente seguita a correre alla sua rovina fra nuovi parricidii e nuove scelleratezze; qualche buoni principi noi posson reggere nella sua debolezza; i papi l’urtano, e cade. L’impero turco, agitato da divisioni intestine e assalito dalle crociate, si salva sotto due gran principi; ma dopo loro, invaso da’ tartari, che distruggono l’impero antichissimo della Cina e scorrono vincitori tutta l’Asia e l’Europa, si vede in estremo pericolo: i turchi si ricoverano a’ monti e meditano la loro futura grandezza. Genova e Venezia ingrandiscono per emulazione, la prima acquista la Corsica e parte della Sardegna, l’altra difende la Dalmazia, si stende nell’Arcipelago, combatte gli ongari e i greci, protegge i papi, in compagnia di francesi s’impadronisce di Costantinopoli; rendute forti per il commercio e gli acquisti, divengono ambiziose, invidiose l’una dell’altra, e le due sorelle armate tingono il mare del lor sangue comune. Il colmo de’ torbidi, dell’ignoranza e de’ mali non può durare. I buoni semi cominciano a fermentare. Fra le tenebre della filosofía risplendono il re Alfonso e il monaco Bacone. Fra le lingue moderne, che nascono dalla corruzione della latina, sorge la poesia de’ provenzali. L’eccesso del disordine porta i principi a formare a gara delle leggi. Warnero trova ed interpreta il codice di Giustiniano, che nella mancanza d’ogni legislazione si trova ottimo. Il diritto s’insegna e fa de’ progressi. I costumi a questo lume si raddolciscono visibilmente: diminuisce l’oppressione, si protegge l’innocenza,