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bufera delle invettive, dieronsi per perduti. Ora dall’alto mare della deputazione furon gittati nelle secche, ed ora dal «fiume d’Arno beato» sentironsi portare a «Moggello» di Barberia. Ma oh bene sparsi sudori, oh ben sostenuti pericoli e fatiche! Or die di’ tu-di questa leggiadra allegoria, o lettore? Tu dirai ch’io vo’fare ora la cosa grande per uccellarti, e ch’io ho bene studiato il precetto cieli’«uccellagione» del nostro autore. Eppure tu ti puoi render certo che, quantunque i commentatori siensi affaticati tanto per iscoprire i tesori che hanno scoperti, e questi sieno grandi oltremisura, sono ad ogni modo un bel nulla rispetto a ciò che rimane ancora a scavare e a disotterrare. Tu nondimeno, che se’ discreto, contentati di quel che ora ti presento; e io tengo per fermo che tu benedirai mille volte l’autore, che scrisse questo libro, e quegli uomini dabbene che, per tuo profitto e per comune utilitá, si sono adoperati a spiegarlo; ben bastando questo per farti diventare, d’uno «zugo», d’un «pecorone», d’un «gabbiano», d’un «balordo», d’uno «stolido», uno Aristarco e un Salainone. Io m’avveggo bene che tu desideri di sapere qualche notizia particolare intorno alla vita del nostro autore, e di sapere se e’ fosse di patria, verbigrazia, furiano o calabrese, e se e’ vivesse al tempo di Attila flagellimi Dei , o a quello di Odoacre o di Barbarossa; perciocché, a dir vero, la sua foggia di scrivere ha un poco del barberesco. Ma io non provo piccolo rincrescimento, o lettor mio, di non potere appagare la tua nobile curiositá; imperciocché gli è forza che l’autore, in mezzo a tanto senno e a tanta sagacitá, perspicacia ed acutezza d’ingegno, essendo oltre ad ogni credere modestissimo, abbia voluto defraudare la posteritá delle notizie a lui pertinenti, mentre a quella tramandava il mellifluo torrente della sua strabocchevole sapienza. A ogni modo, tu troverai nelle note alcune conghietture e certe volgari tradizioni intorno alla spettabile persona di lui, le quali potrannoti servir di qualche piccolo barlume, onde tu non abbi a camminar del tutto tentone fra tanta e si dolorosa scuritá; e io conchiuderò questa prefazione, promettendoti che, qualora ci vengano scoperte piti importanti notizie intorno allo autore od alle opere di lui, non mancheremo di comunicartele immediatamente. Sta sano, studia poco, e diventa dottore, se tu puoi.