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acciocché, com’ei dice, «non venissero rintuzzati gl’ingegni de’ giovanetti e non si corroborasse l’impudenza»: imperciocché ei non capiva «che altro potessero imparare da simile sorta di maestri, fuorché a divenir temerari; la qual cosa, eziandio unita con molte buone parti, merita per se medesima d’esser fuggita a tutto potere». Io non dico giá (intendetemi bene) che il padre Branda insegni direttamente tali cose; io oltraggerei di troppo i suoi savi costumi: ma dico bensí che la maniera del suo scrivere può indirettamente insegnar questo. Ed eccovi per una parte abbondantemente soddisfatto, o amico carissimo, di ciò che con tanta istanza mi avete richiesto. Qua lora io abbia altrettanto di ozio quanto ne ho avuto in questi di, parlerovvi della lettera dello scolare, uscita in difesa del suo maestro, e alla quale il padre Branda ha fatto, in una sua lettera diretta al Tanzi, questo insopportabile encomio: «Cosi è: non sono per tal modo abbandonato nella mia causa, che non si trovi alcuno, il quale abbia voluto prendere la mia difesa contro la lettera del Parini, e con tale dirittura di discorso, e con tanto accorgimento, e con tanta grazia e forza, che ne disgrado quanti libri sono finora usciti contro di me; e pago qualcosa, se, dappoiché ad attaccar ineco battaglia feriius e eoe lo recidit Calo, che siete voi, signor Tanzi, spremendo e lambiccando tutti i libri che sonosi pubblicati, n’esce tanto di sale quanto ne ha quella sola lettera. E solo potrei dolcemente querelarmi d’un cosi valoroso e gentile spirito», ecc. Voi vedrete, a suo tempo, quale accecamento si richiegga a voler lodare un tal libro, del quale senza dubbio lo autor medesimo si è vergognato, perciocché non vi ha posto in fronte il suo nome, alla stessa guisa che fanno tutti gli altri fautori del padre Branda. Nondimeno, acciocché voi cominciate ad assaggiare quale razza di autore si sia meritato una si straordinaria ed amplissima lode dal padre Branda, eccovi una piccola prova della sua maniera di scrivere e di ragionare. Da sole due delle mie accuse pretende costui di difendere il suo padre maestro.