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servito di quelle rusticane beffe e di quelli amari dileggiamenti, che tanto mostro di riprovare. Il buono e fedele critico, qualora vuol giudicare dell’opinione e del concetto, che altri ha d’alcun’opera o d’alcuno autore, esamina ciò che n’è stato scritto, raccoglie tutti quanti i passi prò e contra, li pone tutti quanti onoratamente nella loro veduta, insieme li paragona, e sopra quelli spassionatamente decide. Ma altra critica ed altra rettorica è quella del mio veneratissimo padre maestro; e io non vorrei impararla a verun patto, quand’anche me ne dovesse andare la vita. Egli sceglie unicamente que’ passi che giovano al suo intento, e si dimentica di tutti quelli che ho riferiti di sopra, quantunque sieno degni di maggior considerazione. Sceglie due o tre motti da me sparsi nella mia lettera al Soresi per vaghezza dello stile, e i quali cadono solamente sopra la maniera dello scrivere e sopra qualche parte del soggetto trattato; e lascia questi giusti e sinceri encomi, che riguardano le opere, la persona e tutto ciò che appartiene universalmente al padre Bandiera. Ma sapete voi perché il padre Branda mi abbia cosí magistralmente sgridato intorno al modo col quale io ho scritto contro al Bandiera? Non per altro se non perché, da vero e docile scolaro, io non ho seguiti i suoi ammaestramenti. Esaminate tutti i suoi scritti, e voi dal suo esempio vedrete ch’egli non istima conveniente che si debba lodare e rispettar l’avversario alla guisa ch’io fo e che voi medesimo fareste in simil caso. Per questo io mi son meritato la sua indegnazione, i suoi strapazzi, le sue villanie. Al contrario, quali lodi non ha riscosse da lui quel suo finto scolare, il quale lo ha cosí bene imitato, si nella esattezza del ragionare, come nella gastigatezza dello scrivere? Ma di questo noi parleremo in altra occasione: E, tornando al proposito dello avere io asserita la morte del padre Bandiera, il padre Branda mi accusa di cattivo critico, perché, a quel ch’egli dice, mi sono ingannato. Se io avessi fatto una dissertazione critica sopra la vita o la morte di quel religioso, e che decidendo mi fossi ingannato, il padre Branda avrebbe ragione; perché, in quel caso, io sarei stato tenuto a cercar tutte le notizie possibili intorno al mio argomento: ma,