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92 | cantate |
condannare il tuo zelo.
25Se fu senno od error, sol noto è al cielo.
Cieco mortai non osi
di Dio le strade esaminar. Sia certo
ch’ei felici ne vuol; che spesso viene
dall’abisso de’ mali il nostro bene.
30Eccomi ancella tua. Sol mi concedi
la mia sorte immatura
pianger due lune al monte. Abbia natura,
o padre, i dritti suoi;
poi si faccia di me quel che tu vuoi.
35Si, mi vedrai fra poco
tornar costante vergine;
ma tra il coltello e il foco
palpiterai, lo so.
Piangerò forse anch’io;
40ma fra le stesse lagrime
al tuo dovere e al mio
fedele obbedirò.