Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/435


nota 429


X

SCHERZI

Canzonette per parafuoco.

Il R. (II, 229) che primo pubblicò quasi tutte queste poesiole sul parafuoco, sulle ventole e sui ventagli, dice che furono scritte «ad istanza di Teresa Mussi, amica tenera dell’autore».

Delle sei composizioni per parafuoco, la prima si trova tra scritta tre volte nel ms. ambr. II 3 — e di queste tre trascrizioni due sono di mano del Parini —; e si trova poi anche nei mss. ambr. II 8 aut., III 1, 5, 6. La seconda si trova solo nel m. II 5 aut.; le altre, oltre che in II 5, anche in II 8, pure aut. Le varianti sono di minima importanza. Nel testo si segue II 3, salvo che per la seconda, per cui si segue III 5. Dei due aut. della prima si segue quello che non segui il Mazz.

Scherzi per ventole.

Dei tredici scherzi su le ventole, i primi cinque (VII-XI) si trovano tutti nei mss. ambr. Il 4, 5, 8 aut.; i numeri XII-XV nei due mss. ambr. II 4, 5 aut. soltanto; i numeri XVI-XIX solo nel ms. II 4 aut. Le varianti sono minime. Nel testo si segue II 5, se lo scherzo è contenuto in questo ms., perché sembra che esso ci dia la redazione piú recente; per gli altri segue II 4. — Noto che del numero XII il ms. II 4 ci dá due minute che presentano qualche differenza dalla redazione definitiva di II 5. Si avverta che il n. IX, dopo il v. 5, nel ms. II 4, ha dei versi cancellati in modo da essere illeggibili. R. (forse rifacendo a modo suo) stampa (III, 16):

Ah! se avvien ch’io mai l’adeschi,
si la cruda tenterò
che a mal gioco meco treschi.