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nota 419


LXXIV. Ms. ambr. III 5, dove ha il titolo stesso del testo. R. annota: «L’autore compose questo sonetto nel 1793 quando in Francia regnava il terrore. Si voleva distruggere la Francia, eppure a spese enormi derivavansi di lá mode e capricci repub blicani». E al v. 5: «Pethion presidente della Convenzione nazio nale». Il Pethion ebbe tale ufficio dal 14 novembre 1791 al 2 giugno 1793.

LXXV. In un foglio volante stampato «In Varese, li 15 set tembre 1793. Presso Motta e Pedemonti con approvazione». Nel l’esemplare che ve n’è in Ambrosiana, vi è la nota ms.: «Si crede di Parini». È anche nei mss. ambr. III 9 e Triv., dove pure la attribuzione al P. è data come dubbiosa.

LXXVI. Si trova in un foglio volante: Dai professori di mu sica, di canto e di suono, facendosi celebrare sabato 31 agosto 1799 nella chiesa parrocchiale dei RR. PP. cappuccini di P[orta~\ Orvieti tale’] Messa solenne e Te deutn in rendimento di grazie all’Altis simo per le segnalate continue vittorie della gloriosa armata austro russa ecc. E in calce: «Il presente sonetto fu composto dal famoso poeta abate don Giuseppe Parini, regio professore d’eloquenza e d’arti in Milano, poche ore prima che compisse il corso di sua mor tale carriera», e la indicazione: «In Milano, presso G. B. Bianchi». In Ambrosiana ve n’è una copia con delle correzioni a penna su cancellature dello stampato e la seguente annotazione: «Le cor rezioni appostevi sono conformi alla prima lezione trascritta a dettatura dell’autore, ch’egli poi stimò dover cambiare, ma che da piú persone di buon gusto e di criterio vien preferita alla se conda stampata». Pure in Ambrosiana ve n’è un esemplare ms. di mano del Parini, sotto il quale è scritto d’altra mano: «Ultimo manoscritto fatto dal celebre poeta abbate don Giuseppe Parini due ore prima della sua morte»; e sará l’esemplare di cui parla il R., il quale informa che il P. scrisse di suo pugno il sonetto la mattina del 15 agosto 1793 (giorno in cui mori) e che, pochi momenti dopo, lo dettò al suo collega ed amico Paolo Brambilla colle correzioni che furono poi accolte in sostanza nel testo del l’esemplare a stampa. Finalmente si trova pure stampato nelle Novelle politiche del 6 settembre 1799, in una lezione un po’ di versa, specialmente nelle terzine, che corrisponde a quella che troviamo nel ms. Triv. — Nel testo seguo l’es. a stampa del fo glio volante. R. e Mazz. seguono invece l’autografo ambrosiano, che ha le sgg. varianti: v. 5: ma alfin; 6: vinse Davidde; 10: propone