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nota 417


LVII-LVIII. Mss. ambr. II 1 aut., III 3, 4, 5, 8, e si trovano anche stampati in un foglio volante, col testo dialettale a fronte. I reali di Napoli entrarono a Milano il 6 luglio 1785 e vi resta rono circa venti giorni. Per la mascherata dei facchini si veda la nota al n. LV.

LIX. Mss. ambr. II 1, 2 aut., III 4, 8, Mar. — In II 2 e Mar. è detto che il sonetto è A N. D. veneziana, e il R. precisa che si tratta di Cecilia Tron. Si v. A. Foresti, Quando il P. corse il dolce periodo, Marzocco, 12, febbraio 1922. In III 4, 8 è la data 1787confermata dal Foresti.

LX-LXI. In un foglio volante, stampato a Milano, Gius. Ga leazzi, 1787, Vestendo l’abito religioso di S. Domenico nell’insigne monistero della B. V. Assunta della cittá di Vigevano la signora Rosa Oldani che prende i nomi di suor Giovanna Francesca Lui gia. — Mss. II 2 aut., III 1, 4, 8, Mor. Nella copia della stampa che si conserva in Ambrosiana, il nome dell’a. è aggiunto a mano.

LXII-LXIII. Nel Giornale poetico di Venezia, estate 1789. — Mss. ambr. III 1, 4, 5, 8. In III 1 hanno il titolo: Per la solenne professione della signora Rosa Oldani, che ha preso i nomi di suor Giovanna Francesca Luigia nell’insigne monastero della B. V. As sunta della cittá di Vigevano. In III 8 ha la data 1788.

LXIV. Si trova colla lettera indir, dal P. alla Curtoni Verza nel marzo 1789, e nei mss. ambr. III 1, 4, 5.

LXV-LXVI. In un foglio volante: Per il ritratto in marmo di S. A. R. Maria Ricciarda Beatrice arciduchessa d’Austria, prin cipessa d’Este, destinato a S. A. R. l’arciduchessa Teresa d’Austria, duchessa d’Aosta s. n. t., e nel Giorn. poetico del 1790. — Mss. ambr. I 11, III 1, 4, 6, Mor. Il R. dice che il busto era opera dello scul tore Giuseppe Franchi. In I 11 è la data 1789.

LXVII. Nel Giornale poetico di Venezia, 1789. — Mss. ambr. II 1 aut., III 3, 4, 5, 6, 8. In III 3 ha il titolo: «Per l’arciduchessa Beatrice, che disse che tutte le altre donne avevano l’amante, e ch’ella sola non avea alcuno che le dicesse amorose parole»; III 4 nei vv. 1-2 ha la stessa lezione del testo, ma poi corretta dal P.: Scende il poter del tuo divino aspetto, — alma sposa di Giove, anco ai mortali. Nel v. 1 invece di il credi, III 1, 5, 6, Mor. hanno il giuro; in III 8 il giuro è cancellato e corretto il credi.

LXVIII. Mss. ambr. II 2 aut., III 1,4,6, Mor., Triv. — Il ti tolo è dedotto dalle indicazioni dei vari mss. e anche dal Reina, il quale avverte che la principessa era vedova del principe Vittorio