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nota 405


e strade, curò la costruzione del naviglio di Paderno. Fu anche poeta. — L’autografo pariniano, dopo i vv. riferiti nel testo, con tinua coi sgg. vv. cancellati: A te d’esempio — Socrate sia. Chi odioso il nome — ne rendette ad Atene?\ cui seguono questi altri vv., riferiti dal R., ma cancellati dal poeta: E qual piú saggio — di Socrate fu mai? Qual miglior cosa — insegnar si potea, che un solo nume? — Ma nondimen chi odioso il nome — ne rendette ad Atene?

IX. È nei mss. ambr. II 3 aut., III 4, 5. 8, e in vari di essi ha il titolo «Idillio».

X. Si trova in una minuta del ms. ambr. II 3, dove non ha titolo.

XI. Come il precedente: minuta, senza titolo nel ms. ambr. II 4. Parrebbe diretto a Maria Teresa o a Maria Beatrice.

XII. Si trova nel ms. ambr. II 3 aut. Il titolo è del R. (Ili, 180-181).

XIII. Fu pubblicato nel 1856 nel Cimento di Torino da un P. che asseriva esser l’idillio ricavato da un autografo pariniano, trovato nel 1830 nel palazzo del duca Melzi sul lago di Como, e pervenuto a lui nel 1838 per mezzo del parroco di Bellagio. Tutto però fa credere che non sia opera del Parini, ma del Prati o di un suo seguace (cfr. Mazz., 533 nota).