Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/409


nota 403


VI

VERSI SCIOLTI

I. Dalla Raccolta di poetiche composizioni per le felicissime nozze tra S. E. il signor D. Alessandro Ottoboni duca di Piano e la signora Lucrezia Zulian, dedicata a S. E. la signora duchessa D. Maria Vittoria Serbelloni fiata principessa Ottoboni zia dello sposo, dal dottor Carlo Goldoni, Venezia, 1757. Questo documento fu fatto conoscere da F. Colagrosso, Un’usanza letteraria in voga nel Settecento, Firenze, 1908.

II. È nel ms. ambr. II 1 aut., in un foglio ornato in fine di disegni allusivi alla geografia. Il R. (Ili, 147) lo intitola Prologo, e dice in nota che fu «detto in un’accademia di geografia da un nipote del canonico Agudio» che «pativa di artritide».

III. Si trova nei mss. ambr. III 4, 8, io e nel Triv. Fu certo letto nell’Accademia dei Trasformati, sul tema «Il fuoco» (v. 1). II titolo è del R.

IV. È nei mss. ambr. III 3, 4, 8 e nel Triv. Il titolo è in III 3.

V. Si trova in R. (I, 239-40) col titolo dato nel testo, e colla nota seguente, dello stesso R.: «Colonna che esisteva in una piazza di Milano presso la chiesa di S. Lorenzo, per monumento d’infamia contro alcuni pretesi rei di veneficio. Essa fu atterrata, perché non ricordava a’posteri che la barbarie e l’ignoranza de’ tempi che vi fu collocata. Questi frammenti conservatici da Do menico Balestrieri in una nota al canto VIII della Gerusalemme liberata, travestita in lingua milanese, ci fanno ardentemente de siderare l’intero poemetto che si è smarrito». L’opera alla quale allude il R., è La Gerusalemme liberata del signor Torquato Tasso travestita in lingua milanese da Domenico Balestrieri, Milano, G. B. Bianchi, 1772. Nella ottava 70 del canto VIII il Balestrieri dice che dove fu la tenda di Rinaldo si dovrebbe alzare «su una colonna infamma un’iscrizion», e in nota (pp. 153-4) aggiunge che allude «a una colonna cosí denominata, eretta in Milano nel