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nota 397


IV

CICALATE IN VERSI

I. Ci è conservata in nove mss. ambrosiani, quattro dei quali autografi (II i, 3, 6, 8) e cinque no (III 1, 3, 4, 5, 8). Il ms. II 8 resta però interrotto al v. 88. Il titolo ci è dato da II 3 e fu ripetuto dal R.; altri mss. dicono: «Canzone in morte del barbiere» e «La morte del barbiere». Seguo, al solito, III 4; ma noto le varianti piu notevoli degli altri mss. — v. 3: o de le guancie amor (II 8); vv. 33-36: in II 6 e 8 sono sostituiti dai sgg.: Come su pe’ declívi — fanno del tetto i mici per la foia; — tali s’udieno questi — sotto al tuo ferro miagolar di gioia; v. 42: tutti i mss., eccetto III 4, hanno caro intrico; v. 49: dolci inchini (III 1, 3, 5; II 3); v. 73: cari e giocondi (III 1, 8; II 2, 6, 8); v. 79: catinuzzo invece di bacinuzzo (III 1, 3, 8; II 3, 6, 8); vv. 89-91: Sfregia, per me non oso — dell’altre lodi tre salir la strada: — deh! porgimi la man, perch’io non cada (II 6); v. 150: Tu per Oh (II 6); v. 153: un segno mi lasciavi impresso in volto (III 3); v. 169: disperati bottegai (III 5).

II. Si trova in cinque mss. ambrosiani: II 1, 5, 7 aut.; III 4 e 8. Il titolo ci è dato da II 5 e 7, seguiti da R. nella sua edi zione. III 8 ha «La ciarlataneria, cicalata». — Seguo III 4, ma noto le varianti piú notevoli degli altri mss. — Dopo il v. 3 II 1, II 5 e III 8 proseguono cosí: Avea la moglie bella — ed era un pover’uomo? — Costui non avea visto il nostro duomo .— O visto o no, che cosa importa a voi? — Voi le vostre postille — faretele dappoi. Il pover’uomo... Anche III 4 ha gli stessi vv., ma poi can cellati da avea a dappoi. II 7 al v. 3 ha: Che avea la moglie bella e poi prosegue regolarmente col v. 4 e sgg. — Dopo il v. 41, II 1, 5 e III 8 proseguono: Piuttosto, se ti pare — io mi farò acconciare — per custodir le donne in un serraglio. — Cosí, se non isbaglio, — io farò qualche avanzo — da mantenere i nostri figli e noi — pria che di fame e di dolor tu scoppi. — Ad ogni modo i figli sono troppi. — Il credereste? A tal proposizione, — tosto la moglie bella, — come una pecorella — cheta ritorna, e cosí gli favella: — Viscere