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356 | epigrammi |
IV
All’abbate Recalcati,
disonor de’ preti e frati,
solennissimo maiale,
madrigale.
V
A Paolina Secco Suardo Grismondi.
Sai tu, gentil Grismondi,
che cosa l’una all’altra sospirando
disser le Muse, quando
videro i versi tuoi?
— Costei, cara sorella,
fa versi come noi;
ed è di noi piú bella. —
VI
Virtú, grazie, beltá, modestia e ingegno
sono i bei pregi onde sull’alme hai regno.
VII
Pel ritratto dell’incisore Pietro Martini.
Nacque a la Parma; e dal natio paese
giunto a la Senna le bell’arti apprese.
Volse all’incider la perizia e l’estro:
e con lode trattò lo stil maestro.
Pregio adunò d’effigiate carte;
diè co’ suoi scritti nova luce all’arte.
Dòtto in vari sermon prischi e moderni,
gustò i lavori de lo ingegno eterni.