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12 opere drammatiche


Parte del Coro.   Se gode un popolo

               del tuo favore,
               piú dolce imperio
               cercar non sa.
Coro.   Con fren si placido
          reggi ogni core,
          che piú non bramasi
          la libertá.
Venere. Geni, Grazie ed Amori. (al suo séguito, che si ritira nell’indietro della scena, disponendosi vagamente)
fermate il piè, tacete;
frenate, sospendete,
fide colombe, il volo:
questo è il sacro al mio nume amico suolo.
Ecco, Ascanio, mia speme, ecco le piagge
che visitammo insieme
il tuo gran padre ed io. Quel tempo ancora
con piacer mi rammento. Anco i presagi
parvero disegnar che un giorno fòra
del mio favore oggetto
questo popolo eletto. In quell’altare
  (accennando l’altare)
vedi la belva incisa
che d’insolite lane ornata il tergo
a noi comparve. Il grand’Enea lo pose
per memoria del fatto: e quindi il nome
prenderá la cittá ch’oggi da noi
avrá illustre principio. Io fin d’allora
qui de le grazie mie prodiga sono
al popolo felice: e qui ’l mio core
fa sovente ritorno
da la beata sfera ove soggiorno.
Ma qui presente ognora
con la mia deitá regnar non posso:
tu qui regna in mia vece. Il grande, il pio,
il tuo buon genitor, che d’Ilio venne