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VIII

LA LAUREA

(Per la laurea di Maria Pellegrina Amoretti)

[1777]

     Quell’ospite è gentil che tiene ascoso
a i molti bevitori
entro a i dogli paterni il vino annoso
frutto de’ suoi sudori;
5e liberale allora
sul desco il reca di bei fiori adorno,
quando i lari di lui ridenti intorno
degno straniere onora:
e versata in cristalli empie la stanza
10insolita di Bacco alma fragranza.
     Tal io la copia, che de i versi accolgo
entro a la mente, sordo
niego a le brame dispensar del volgo
che vien di fama ingordo.
15In van l’uomo che splende
di beata ricchezza, in van mi tenta
si che il bel suono de le Iodi ei senta,
che dolce al cor discende:
e in van de’ grandi la potenza e l’ombra
20di facili speranze il sen m’ingombra.