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[POESIE SERIE]

I

     Voi che sparsi ascoltate in rozzi accenti
i pregi eccelsi della donna mia,
non istupite, se tra questi fia
cosa ch’avanzi ’l creder delle genti:
    poiché, sebbene per laudarla i’ tenti
le penne alzar per ogni alpestre via,
quel che meglio però dir si devria,
riman coperto alle terrene menti.
     Né sia chi dall’esterno mio dolore,
onde in pianti mi struggo a poco a poco,
misuri la pietá dentro al suo core:
     perché, quantunque in ogni tempo e loco
far mostra i’ soglia del mio grande ardore,
assai maggior ch’i’ non dispiego, è ’l foco.