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quale d’aver in modo alcuno non sperava se non furtivamente, ché ben sapeva egli che per moglie il marchese non gli l’avrebbe conceduta giamai per la disaguaglianza loro. Guari non badò lo innamorato giovane a scovrire e l’amore e l’animo suo al valletto, che per nome Rinconetto da tutti era chiamato. Il quale, come persona avveduta, subito considerato il pericolo in che egli e il suo signor si poneva cercando tal cosa, assai fece per rimoverlo da cosi fatto pensiero; ma poi, vedendosi ogni discorso riuscir vano e amando sopra modo Gasparo, si diede a pensare in qual modo manco perigliosamente potesse far accorta la Briseida dello amore portatogli dal suo signore. E per lo meglio s’avisò che Gasparo le scrivesse una lettera e le narrasse il tutto, conoscendolo uomo cosi nello scrivere come in molte altre virtú valoroso e accorto, deliberandosi poscia ritrovar modo onde alle mani della Briseida quella pervenisse sicura, scritta non di mano di Gasparo, di cui troppo era conosciuta la scrittura, ma di sua stessa, accioché altro avenendone, egli si potesse scusare e dir qualche altro aver ciò fatto per metterlo in disgrazia del marchese. Deliberatosi adunque cotal modo tenere, il tutto prestamente a Gasparo fece a sapere. Il quale indi a poco, molto pensato avendo sopra quello che alla Briseida intendeva di ragionare, cosi incominciò a scrivere :

«Valorosissima donna, quella divina bellezza e quello estremo valore, che ogni grandissimo principe rende indegno della grazia vostra e ritiene a dimandatavi, me (che forse saravvi duro a credere) piú d’ogni altra cosa ha inviato a ciò fare, essendo prima stato cagione di tanta mia affezione e ardore verso di voi, che m’ha renduto in qualche parte degno della pietá vostra. Io ho lungamente celato la mia fiamma: ora non posso altro. Egli è forza che mio malgrado ( f malgrado ’ dico, temendo la vostra ira) mi vi scuopra quello affezionato servo ch’io vi sono. Queste son le prime parole ch’io ho mosso a dimandarvi aita, e le ultime saranno, se di quella non mi fate degno. Io, giunto alla morte, intrattengo lo spirito con speranza di cortese risposta. Sapete in qual modo governarvi, avendo