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gli occhi suoi, per angoscia cadde in terra, vedendosi esser cosi stato maltrattato da cui una volta anch’egli maltrattato aveva. Fu dalla moglie aitato; ma non guari stette che, per infiniti rispetti, doppo pochi giorni, e temendo esserne mostrato a dito, si parti di Reggio.

Finita che ebbe il Vitturi la novella, uomo non fu che non ridesse della disgrazia di maestro Nebbia e che non lodasse per una solenne astuzia quella di Scaltro. Ed essendo ornai sera, deliberarono che per allora si ponesse termine al ragionare fino all’altro giorno seguente. Per la qual cosa incominciarono i servitori a procacciare che la cena fosse in ordine, e i gentiluomini a far giuochi piacevoli e in mille altre sorti di piacere consumare il resto del giorno che loro avanzava. E poscia cenarono, e indi fin al nuovo giorno presero riposo.