Pagina:Parabosco, Girolamo – Novellieri minori del Cinquecento, 1912 – BEIC 1887777.djvu/69

dine aveva, a casa di Beatrice ne venne, dove dalia fante, che quivi l’attendeva, dentro in casa fu messo. Beatrice, giá avendo fatto al buio la Margherita coricare in camicia sopra un letto entro una buona camera, le disse che indi non si movesse né facesse motto, finché Valerio seco non si fusse tolto piacere in persona di lei; e poscia, si come Teodoro informata l’aveva, lasciando che la fante Valerio intrattenesse, lasciò che esso Teodoro tacitamente a canto alla Margherita si coricasse, e quel soave frutto ne prendesse che prenderne di lei la stessa sera il male arrivato Valerio si credeva. La Margherita, che forse al suggello conobbe certamente quella non essere scrittura di Valerio suo marito, subito che Teodoro ebbe il maio apiccato alla porta, messe un grandissimo grido, dicendo: — Oimè, ch’io sono tradita! — Al qual grido colá trattosi Valerio, che indi un poco lontano con la fante s’intratteneva e che alla voce benissimo la moglie aveva conosciuta, disse: — Che hai tu, moglie mia? chi t’ha quinci condotta? — Allora, si come l’ordine era se apunto questo avvenuto ne fusse, si dimostrò la Beatrice con uno torchio acceso in mano e in quella camera entrò dove il marito suo con la Margherita giacciuto si era; il quale, giá del letto balzato, tutto di maglia coverto, con l’arma ignuda in mano a Valerio s’era appresentato, dicendogli: —Tristo uomo, io non so perché io non ti sveni, poiché tu hai avuto cotanto ardire, che posto ti sei con tanta cura e sollecitudine a procacciare la mia vergogna. Ringrazia l’occasione che mi s’è offerta di far quello a te che tu a me far volevi; ché altra vendetta cosi leggiera prendere non ne poteva io, eh’a te non fusse stata di perpetua miseria cagione. — Valerio, ancorché manifestamente vedesse e conoscesse Teodoro avere con la Margherita fatto quello che egli con la Beatrice far voleva, vedendosi quasi come prigione e averiosi benissimo meritato, e appresso Teodoro benissimo armato, non seppe che rispondere, ma pregò che gli fusse aperta la porta e lasciatone con la moglie ire alla malora. 11 che gli fu concesso, doppo dettogli di molte altre ingiuriose parole, e fatta la scusa di Margherita, che solamente per riprenderlo e vergognarlo quivi venuta n’era. Partissi