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uomo che mai vivesse. Onde, Iddio ringraziando ch’avesse avuto la sua disgrazia cosi aventuroso fine, come meglio seppe, brancolando, tanto cercò con le mani al buio che una porta ritrovò, alla quale tanto picchiò che fu sentito, e per pietá, doppo l’avere egli motteggiato il fatto, aperto. Era questa casa abitazione d’una bellissima cortegiana, la quale per lo far della luna era d’una malatia, che a tal tempo venir le soleva, oppressa; e perciò l’aveva il suo amante per quella notte rifiutata, e dorinivasi sola. A costei Benedetto, doppo l’aver fatto riponere il forziere, di punto in punto ogni cosa narrò. Del che fortemente rise e si maravigliò la giovane; e allo incontro a lui, che giovane le parve aveduto, disse la cagione per la quale il suo amante abandonata per quella notte l’aveva. Alla quale Benedetto rispondendo disse: — Deh sciocco! che sia egli ucciso, posciaché egli d’ogni cibo non mangia. Con questi, che cosi sono stomacati e che prendere un partito non sanno, non si devrebbe giamai donna alcuna impacciare. — E con simili e altre parole, come uomo saggio, le si corcò senza quistione appresso, ed ebbela tutta al suo comando; e poscia la mattina seguente del forziere, con tutto ciò che dentro gli si trovava, a lei fece dono, e subitamente a Trevigi se ne ritornò sano e di buon volere, e il tutto alla sua Lucietta raccontò, la quale mille fiate per morto pianto l’aveva, aspettando andarli dietro, spinta dalle mani del marito bestiale. Il quale subito mandò per altre camicie; e, se unguento volle, se ne fece, senza saper giamai del forziere nuova veruna. Ma indi a poco, che egli usci di vita, il tutto per tutto si seppe.

Fu da tutti per bellissima la novella del Cornaro commendata, e da ciascuno ringraziato Amore che a cosi gran bisogno aveva soecurso ii suo fede! Benedetto, il quale poteva dire essere stato in grandissimo pericolo. Voltatosi poscia il Cornaro al Molino, gli disse che a lui dava il carico di seguire; il quale, doppo detto che volentieri e quanto meglio sapesse lo compiacerla, cosi incominciò: