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fatto aprire la porta della cittá, donando uno scudo al guardiano, il quale piú di tre ore indugiare fatto l’aveva, per esserne ito al palazzo per le chiavi. E poscia, fatto ordinare un letto in una altra camera per il compagno, a canto alla moglie si coricò, e tutta quella notte, sentendo il frate che serrato era nel forziere, solazzandosi in braccio la tenne. Venutane l’alba e appresso giorno grande, e tuttavia la predica sonando nella chiesa del vescovato, ove il buon frate ciurmava (volli dir predicava), Girolamo, insieme con lo amico levatosi, fece il forziere a due suoi, che apunto il giorno innanti dalla villa erano venuti, sopra le spalle caricare, e impose loro che al vescovato, facendosi dar strada dal popolo ivi adunato, per parte del predicatore in bel inezo della chiesa lo riponessero, dicendo esser ciò fatto di commissione di esso predicatore; e quello poscia dischiavato, cosi, con il coperchio basso e senza punto alzarlo, lasciassero. Il tutto e benissimo fecero prestamente costoro. Onde le genti, maravigliose, che cosa ciò volesse dire non sapevano, e chi una cosa e chi un’altra diceva. Alla fine, essendo di gran pezza restato la campana della predica di sonare e non apparendo alcuno sopra il pergamo né in altro luogo, si levò un giovane e disse: — Per certo questo nostro predicatore ci fa un poco troppo stare a disagio. Di grazia, guardiamo ciò che egli ha in questo forziere fatto portare. — E cosi detto, con la vista d’ognuno il coperchio del forziere alto levò, e, in quello mirando, vide il buon frate in camicia palido e sbigottito in viso, come se apunto morto e sepolto fusse stato ivi in quella cassa. Il quale non prima si vide scoverto, che, raccolte le forze al meglio che potè, su ritto si levò, con maraviglia di chiunque lo vide; e, avendo presa occasione dal giorno, che era della domenica di Lazaro, cosi al popolo a parlare incominciò: — Gente mia devota, io non mi maraviglio punto di veder voi stare cosi maravigliosi e stupidi, vedendo me in questa guisa e in questo forziere a voi davanti venuto o, per dir meglio, fattomi portare. Voi sapete che oggi è il giorno nel quale la santa madre Chiesa fa ricordanza dello stupendo miracolo che fece il nostro Signore nella persona di Lazaro, quello resuscitando che morto era e