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30 i diporti

come credendolo fermamente. Quanto poi al credere che la vedova ami o non ami, io non ho da aver questa considerazione. — Anzi — disse il Badovaro — vi conviene averla in ogni modo, percioché voi non potreste credere d’offenderla, se prima non aveste ferma credenza ch’ella v’amasse. — Io so bene — disse il Veniero — dove voi mi volete, come si suol dire, pigliare in corso. — Soggiunse il Badovaro: — Io crederei ancora d’essere piú veloce che damma, s’io credessi potervimi appressare, non pure pigliarvi in corso. — Orsú, di grazia, lasciamo andar queste parole — rispose il Veniero, — ch’a me non si conviene parlar di corso, poiché io non posso, colpa della mia infirmitá, reggermi appena sopra le gambe. Ma io voglio conchiudere che il giovane si credesse d’essere amato e d’essere odiato. — E come accompagnerete voi questo? — rispose il Badovaro? — Può stare benissimo — disse il Veniero, — ché essa vedova apertissimamente gli lo dimostra. — In qual modo? — soggiunse il Badovaro. Rispose il Veniero: — Nello uccidere che ella fece la giovane. Percioché da questo effetto egli non poteva altro che credersi fermamente che ella e l’amasse e l’odiasse. D’essere amato doveva credere, perché doveva pensare che per riaverlo ella avesse commessa sceleragine tale. D’odiarlo poi gli mostrò segno grandissimo, quando ella non restò di privarlo di cosa di cosí gran contento; e tanto piú non avendo cagione alcuna d’incrudelire nella giovane, la quale era stata sempre piú aspra e dura contra esso Carlo, come del tutto fatta consapevole egli l’aveva. — Disse allora l’Aretino: — Chi dubita che, se all’altezza e acutezza de’ vostri intelletti voi vorrete sodisfare, non si venghi di parecchi mesi a fine di quistionare? — Cosí è apunto — soggiunsero tutti. Per la qual cosa il Contarino, voltatosi al signore Ercole, il pregò che novellando seguisse. Il quale cosí al Contarino disse: — Poiché cosí vi piace, io seguirò l’ordine; e cosí lo potess’io seguire nella grandezza del soggetto e nella leggiadria delle parole, come altamente l’ha incominciato Vostra Signoria! — Incominciate pure — rispose il Contarino, — ché, se non mi passarete innanti, io lo giudicherò sempre piú tosto dalla vostra troppa modestia che dal vostro poco sapere.