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giornata prima - novella i |
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mese, di una voleva rendetesi cortese. Dimorò in questo travaglio quasi uno anno intiero la innamorata vedova, tolerando
le sue pene e simulandole con incredibile pazienza, considerando
il giovane essersi di lei saziato, né avendo fin allora, quantunque diligentissimamente cercato avesse, potuto sapere che
altra bellezza glielo avesse furato. Carlo da altra parte non
cessava con ogni pruova tentar lo acquisto cui era prigione; ma
poco gli giovava ogni cosa, peroché la giovane, castissima e
continentissima, non solamente a’ suoi prieghi né a’ suoi lamenti
non si piegò giamai, ma si fattamente ogni sua servitú si recò
a noia, che udirlo ricordar non voleva. O Amore, per qual cagione ti piace nel tuo regno cosí tenere le voglie disuguali?
Il misero Carlo fu per divenire insano, e in poco tempo, del piú
bello e affabile giovane che in Piacenza fusse, divenne il piú
brutto, e tanto solitario che quasi per selvaggia fiera n’era da
tutti dimostrato. Né però mai si seppe la cagione di tanta e si
compassionevole sua mutazione. Chi diceva che egli era o per
gelosia o per invidia stato ammaliato, chi che umore di malinconia oppresso l’aveva, e chi altro giudizio del suo male faceva;
ma da niuno fu creduto amore dover essere di ciò cagione, si
perché egli era da tutti avuto per crudelissimo giovane, e si
perché cosí erano estreme le bellezze sue, che troppo diffidi
cosa pareva a tutti il pensare che donna alcuna si fosse trovata
giamai che gli avesse potuto negar la grazia sua. Tratanto il
misero si struggeva, con pochissima speranza di salute e con
grandissimo dolore di sé e di chiunque il conosceva; ma piú con
le lagrime di Lodovica, la quale non solamente, ancoraché per
qual cagione si fusse non sapesse, si vedeva priva d’ogni suo contento, ma morirselo avanti agli occhi senza potergli donare aita.
Credette costei finalmente altro che una fiera passione amorosa
non aver potuto aver forza di levarlo da lei, che tanto lo amava
e che per infiniti altri meriti non doveva essere giamai da lui
abbandonata, né che altro che tale infirmitá lo potesse aver
condotto al passo ove egli era gionto. Però, fatta buona deliberazione, pensò quello, che mai in altra guisa non aveva potuto intendere, volere, se possibil fosse, da lui stesso sapere.