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pezzo seguitato; e doppo non molto i parenti l’accompagnarono a casa, nella quale la moglie soletta ritrovò, che astutamente il giovine, doppo molto piacere avutone insieme, fatto aveva andarsene, accioché il marito, che gelosissimo conosceva, non sospicasse male e per avventura indovinasse il tutto. Con simile astuzia il saggio Olderico ebbe al dispetto del misero geloso la buona sera; e, da quello di inanti, di molte fiate, con la sua dolce Lucia in braccio, di questo fatto a crepacuore si rise.

Giunto al fine che fu il Susio della sua novella, ed essendo stata data infinita lode al giovane che si bella astuzia prendesse per godersi l’amata donna, fu detto loro che una barca chioggiotta, ornai poco lontana di verso Chioggia, a drittura nel luogo ove si stavano a vela piena se ne veniva. Né finito ebbero di pensare alquanto chi potesse essere, che furon loro alle spalle li magnifici messer Marcantonio da Mulla, messer Luigi Mocenigo, messer Marcantonio Moresino e messer Pandolfo Goro; 1 quali, essendo stati a Chioggia per diporto, a Vinegia di compagnia se ne venivano, e avevano per strada inteso la virtuosa e onorata compagnia che de’ loro amici era quivi ridotta a solazzarsi, con la quale avevano deliberato fermarsi quella sera, si perché ornai notte era e mal tempo faceva, come ancora per il desiderio di godere tutti insieme unita cosi dolce compagnia. Ismontati e veduti che furono, porsero ugualmente a tutti piacere e diletto grandissimo. Vero fu che, per far loro le dovute accoglienze, per allora si pose silenzio al novellare, e d’altre cose, finché si posero a tavola, fu ragionato. E, posciaché levate furono le tovaglie, cosi il Yitturi a dire incominciò: — E’ non sará fuor di proposto che, cosi sedendo a mensa come ci ritroviamo, sicno poste in campo parte delle quistioni che ciascuno si sforzava di far nascere nella sua novella. — E, avendo raccontato in poche parole tutto l’ordine de’ passati ragionamenti ai quattro nuovamente arrivati, e appresso la malivolenza che il conte Alessandro contra le donne teneva, dierono il carico di proporre (ché a tutti cosi piacque) quattro questioni al Molino; il quale, lietamente avendo accettato, cosi disse: — La