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saputa d’aleun de’ suoi abbia ardimento chiedere a parlamento persone non conosciute. Ma, se mai per parole altrui (ché per propia pruova non credo che essere possa) vi fu manifesto di quanta forza sieno le fiamme d’amore, come tenaci le sue catene e come pungenti i suoi strali, io spero che non solamente potrò ora appo voi ritrovar scusa, ma mi rendo sicurissima che vi verrá pietá di me infelice fanciulla, in preda data al piú crudo giovane che viva. Io ho desiderato parlare con esso voi per sapere ciò che averrá di me, e qual fine si può sperare di cotanto e cosi insopportabile ardore. Per che vi priego a non celarmi cosa veruna della veritá, la quale so che per virtú della vostra santa vita non v’è nascosa. — Questo detto, la giovane, tutta vergognosa, il viso a terra chinò e ascoltò ciò che il romito le rispose. Il quale, subito ch’ella si tacque, cosi a parlare incominciò: — Dubbio alcuno, bella giovane, non dovete avere che

10 di questo vostro ardire non vi scusi, e del vostro dolore non abbia pietá, essendo, come detto avete, le vostre passioni per cagione d’amore. Percioché io benissimo, e forse meglio che uomo del mondo non sa, per pruova so quanto sia meno amaro

11 tosco che una nemica parola di chi s’ama, e quanto sia piú crudele uno sdegnoso isguardo che qualsivoglia altro martire che in questa misera vita si possa soffrire. E io, giurando il vero, giurar vi posso che per altro che per cagione d’ingrata donna non porto questo abito, né tanto tempo sono andato errando in questa parte e in quell’altra del mondo. Della qual cosa non mi doglio, avendo ritrovato nelle parti della Libia una erba, della quale n’ho fatto polvere e con la quale sicurissimo sono farmi, malgrado suo, benigna la mia ingratissima donna, trovando modo di fargliela o bere o mangiare, come spero di fare tostoché io alla mia patria sia giunto. — La giovane, questo ascoltando, senza piú oltre lasciarlo seguire, lo pregò che, o con premio o per pietá e gentilezza sua, d’un poco di questa polvere a lei volesse far dono. Alla quale egli rispondendo, disse: — Madonna, io ne sarò cortese volentieri a voi, quando voi mi facciate con giuramento sicuro che per voi la chiediate; perché io non posso credere che voi siate presa

G. I’arabosco, Opere vane.

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