Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
PREFAZIONE
L
e lettere di Paolina Leopardi, che per la prima volta veggono la luce in questo libro, si rinvennero fra le carte appartenute a Marianna, figlia di Pietro Brighenti, morta poverissima e più che settuagenaria pochi anni or sono in Modena. Scampate, quasi per miracolo, con poche altre, dalle mani d’un tabaccaio1, le acquistò il chiaro Prof.
- ↑ Il carteggio di Paolina fu conservato dal Signor Canonico Mantovani di Gualtieri, a lui affidato da una lontana parente di Marianna Brighenti, certa Luisa Montavoce, alla quale eran toccate in eredità, insieme con poche masserizie, buona parte delle carte Brighentiane. Eccetto gli autografi di Paolina, che la povera donna ebbe la buona ispirazione d’affidare alle cure intelligenti del