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per godere di questo bel mondo, di cui ora mi affretterei di uscire se potessi. Confesso dunque a te, o mia diletta, e a Nina, che P. Leopardi non è grande assai, non è grassa, non ha carnagione bianca, non ha capelli biondi, non ha occhi bianchi, non ha viso lungo, non ha bocca grande, non ha naso lungo anzi il naso, ah! o forse per la fretta di uscir fuori, o perchè mamà aveva cattivi modelli innanzi agli occhi (come dice), il mio naso ha della rassomiglianza con quello di Rosselane a tempo di Solimano secondo. Vedi che con tanti negativi non è cosa troppo gustosa il fare il proprio ritratto; ma tu lo hai voluto; sia fatta la volontà tua! Cara mia, mi vuoi bene? me lo vorrai sempre? ah! le tue parole io le conservo nel fondo del cuore; esse non si cancelleranno mai. Io riguardo la tua amicizia come la cosa più preziosa ch’io m’abbia: assicurati che io ti corrispondo con la più viva tenerezza, e con un entusiasmo sentito al maggior grado. Salutami i tuoi genitori, abbracciami Nina, ed io ti bacio, amor mio, con tutto il cuore. Mi è stato molto grato il ricevere il tuo libretto te ne ringrazio assai.