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le minaccie e i digrignamenti di denti di chi ha ora abbastanza da fare a causa sua, e di chi pare siasi già dimenticato di tutte le sconfitte che la Francia gli ha fatto toccare, e di tutti i suoi nemici. Se sapessi con qual battimento di cuore, con qual gaudio ho letto il racconto dell’apparizione nella Camera de’ deputati della bandiera già conquistata da Napoleone all’Austria, e il disprezzo di Semonville, e la risposta del giovane duca di Orléans. Un giornale francese vuol dire ch’era questa una scena preparata; quanto mai è egli crudele! Vedi ch’io non parlo dell’Italia — ah essa merita che venga abbandonata al suo destino, ora che la memoria dei suoi passati tempi è estinta, o non serve a nulla.

Marianna mia, se il tuo papà può, fa ch’egli mi tolga una curiosità.

Io vorrei sapere chi è la moglie del conte di Alopens, già ministro di Russia a Berlino, morto poco tempo fa, e di cui dice il giornale di Francfort che, malgrado la differenza d’età, si sposò ad una donna, di cui la bellezza era una celebrità europea. Queste due parole mi hanno ispirato una curiosità terribile, che solo il papà tuo potrebbe togliermi.

Ma sai, o cara? rispondendo a quest’articolo non scrivere come mi scrivesti intorno a Salvatori — adoperasti per quello un certo carattere di cui io non potei comprenderne una sola parola. Mi dirai chi sono i tuoi compagni? quando terminano le tue recite costì? se vai in Ancona? se conosci Melchiorre ex-tenente dei carabinieri, celebre fanfarone? se mi vuoi bene? se me lo vorrai sempre? se credi