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Come va col tuo galante? Io credo che abbastanza sovente ti troverai nel seccante caso di disingannare i tuoi amanti; io vorrei una volta... non voglio dire altro.

Il tuo amante di teatro come ti è geniale?.... ma io sono una sciocca; egli è marito, ed è geloso — non occorre altro.

Il genio delle dame di costi ti riescirà molto comodo, non è vero? Egli ti risparmia la fatica dell’acconciarti il capo, che non deve essere breve fatica. Il mio sogno più geniale di tutti, quello che io vorrei vedere realizzato a prezzo ancora di qualche anno di vita, è quello di vederti, di udirti, di ammirarti.


Quanto mai sarei felice di unire la mia voce ai plausi che la tua bravura eccita — oh allora sì che mi batterebbe il cuore davvero più che pel tenente Lanyres. Tutto quello che mi dici su quest’ultimo è perfettamente vero, a tu hai definito giustamente il mio amore.

È a Recanati da qualche giorno un signore di Siena, Orsini, il quale va a Trieste a scrivere musica per quel teatro. Qui lo fanno passare per un eccellente contrappuntista, mirabile suonatore di pianoforte, di una memoria prodigiosa, ecc, Ne hai tu sentito parlare a Siena? La madre di lui, che è una Marescotti, abita a Recanati, come amica di una signora di Siena maritata qui.

Cara amica mia, continua ad amarmi, sii lieta e trionfante, ed io bacio le tue guancie con il più vivo affetto che si possa dare.

Può essere ch’io abbia detto una minchioneria rapporto all’Otello. Non ho alcuna idea dell’in-