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di amicizia, e la considererò come un permesso di chiedervi un’altra volta, a circostanze cangiate, quello che ora sono costretta a rifiutare; perchè se Minna continua nella sua professione, posso sperare che si accosterà qualche altra volta a questi liberi paesi.

Paolina Leopardi1 si è sgravata felicemente di una bambina. Nina mia, mi vorrai sempre bene? io lo spero, poichè dice il proverbio che amore si paga con amore, ed io sono sicura che ti amerò sempre.

Io prego caldamente la cara caldamente la cara tua sorella a scrivermi presto, fosse anche una sola riga, per dirmi soltanto che sta bene. Addio, dilettissime anime! con tutto il cuore io vi abbraccio, e mi raccomando alla vostra tenerezza, al vostro amore.


XVII.

A MARIANNA BRIGHENTI

a Bologna

4 aprile (1831)

               Cara mia Marianna!

Ho ricevuto solo ieri la dolente tua dei 22. Già t’immaginerai in quale stato di dolore e di contrarietà io sia da qualche tempo; ora i tuoi lamenti aggiungono vieppiù peso a quello che io ho già nel cuore.



  1. Paolina Mazzagalli, moglie di Carlo.