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XV.

A MARIANNA BRIGHENTI

a Ferrara

11 Febbraio (1831)

               Marianna mia!

La carissima tua mi è giunta in tempo in cui io era assai ansiosa delle tue nuove, chè non mi piacevano punto quelle che io sentiva della prima opera di costi; ero però contenta di non vedere il tuo nome, ma quel cangiamento di cantanti m’inquietava. Ma tu sei vittoriosa; e non vi è certo bisogno di dirti come io ne sia esultante. È veramente mirabile la candidezza con cui mi assicuri di non poter soffrire amanti non belli oh certo sei di un gusto raro! però hai ragione, ed io ti compiango e ti compatisco perchè ti conviene essere amante di una che necessariamente è gelosissima di te, e che, essendo tu più brava non ti potrà soffrire — ed io non so come realmente si possa rappresentare con verità e con passione il carattere rispettivo, quando altri sen- timenti e tutti opposti sono nell’animo. Non ti faccio però il torto di crederti per questo o ani- mosa o incollerita; sarai piuttosto indispettita, ma bassi sentimenti non entrano certo nel tuo cuore.

Non si è veduto alcun articolo circonstanziato sull’opera di costi, solo poche parole che dicono