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nemmeno con quei patti molto più vantaggiosi che ti offrivano? Ma io ne sarò assai contenta poichè ho già veduto sulla carta geografica che Cosenza sta vicinissima alla Sicilia, per conseguenza sarei tanto più lontana da te, e poi i Calabresi sono mezzo selvaggi, e poi 14 mesi interi! Oh è meglio che tu veda Venezia.

E inutile ch’io ti dica quanta allegrezza mi cagioni il sentirti dire che sei molto lieta del tuo stato presente.

Tu sei degna di essere felice, e lo sei, e lo sarai senza dubbio. Hai veduto che Verger ha sposato la Brambilla? Io ti dicevo che la Dati ha fatto innamorare Amedei di Loreto. Egli l’ha sposata, e si è obbligato di pagare al padre di lei tre scudi al mese sino ch’ei vive. Veramente io non so perchè ti parli di queste cose che a te certo non importano punto; ebbene! scusami; il desiderio di parlare a lungo con la mia amica mi trasporta, e non mi fa vedere ch’io la annoio.



    Lenzoni di Firenze: «Faccia il possibile e un po’ dell’impossibile per discoprire l’arcano. Ma qualunque sia il motivo, qualunque il motore non può esser altro che un’espressa falsità; perchè io sono sicurissimo d’ogni fatto e detto. Se avessi voluto andare in Francia avrei avuta una lettera dell’aurea signora Giulietta al suo intimo amico Generale Belliard, confidente del nuovo re. Ma voglio restare in Italia, finchè mi rimane un palmo di terreno. (Epist. VI. pag. 72).
        E non gli rimaneva altro territorio che il nativo, ove liberamente dimorare. In Piacenza si fermò per alcuni mesi, finchè risolse di fermar dimora in Parma, che ebbe la gloria d’ospitarlo fino al 1848, anno di sua morte.