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altrimenti Brighenti suo intimo amico non avrebbe forse cercato di vederlo? Se mi vuoi bene, spiegami tutto, e dimmi pure quanto sai, chè già l’incertezza. mi tiene afflitta estremamente.
Io ti dirigo questa a Bologna, non sapendo se andrai a Firenze, o se vi sei andata. Cara mia, ricordati che l’amor tuo è la mia unica consolazione, e che io penso a te come penserei al mio diletto, se ne avessi uno. Io ti abbraccio dunque con tutta l’anima, e mi raccomando al tuo amore. La Boccabadati è tua amica? Se tu la conosci dimmi una parola della sua figura.... Ma cosa dico, e cosa mai pretendo? tu sei sempre tanto affaccendata, che non avrai nemmeno il tempo di dirmi io t’amo, ebbene, mi raccomanderò a Nina. Addio.
Nina mia! È vero che non sdegnerai di intrattenerti meco quando quella cattiva di tua sorella farà finta di non potermi scrivere? E poi io non mi meravigllo che non ne abbia realmente il modo; essa ha tanti amanti, che cambia ad ogni stagione, ch’è impossibile che possa pensare ad altro che a quelli. Ed io mi faccio segni di croce della sua prodigiosa volubilità, e quando io cominciai a scriverle non avrei mai creduto ch’essa fosse per diventare coquette a tal segno. Ed è vero che anche la cara Nina andrà per la medesima strada? Ebbene, io t’invidio! Intanto ti godrai di questi viaggi e permanenze che fai in ottime città e sarai allegra, non è così? Oh se io sapessi dove si vende. l’allegria, ne farei provvisione con gran piacere; — eppure io ne troverei vicino a voi, o care anime, e ne sto lontana, e forse non ci vedremo mai! Cara Nina mia, abbracciamoci ed amiamoci.—