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vero? Ed a proposito di tuo padre, nel Giornale di Bologna dei Teatri ecc. vi fu, tempo fa, un articolo Della musica Rossiniana e del suo autore che noi abbiamo creduto essere di Brighenti.[1] Se te ne ricorderai, mi dirai se ci siamo apposti al vero. Quanto dureranno ancora le tue fatiche di costi? Ti raccomando grandemente la tua salute.

Addio, Marianna mia; ora sarai Egilda, non è vero? Alla cara Nina dirai tante cose per me.

Non ti dimenticare ch’io ti ammiro e ti amo affettuosissimamente con tutto il cuore, e che se questo cuore non cambia forma o natura, questi sentimenti non cangieranno mai oh non mai!


VIII.

ALLA STESSA

a Bologna

8 settembre (1830)

               Marianna mia,

Ho aspettato finora invano di vedere annunziato il vostro ritorno a Bologna, ma ora non posso più credere che non ci siate giacchè, sebbene non me lo aveste detto, io sapevo che dovevate finire le recite a Siena il 24. E sapete voi



  1. Ed era infatti del Brighenti; quello scrtto fu anche tirato a parte in opuscolo (Bologna, Dall’Olmo. 1830.)