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mi ha fatto molto piacere, e così a mio fratello la lettera di Viani e le notizie che ci dà di quello che si stampa di lui che non sapevamo punto per quanta fame abbiamo di queste notizie. Sai niente se Paolina Ranieri sia maritata, e con chi? Della Ferrucci e del suo marito io non so nulla, anzi io credeva che la fosse rimasta vedova quando lessi dato, per tema ad improvvisatore la morte del Ferrucci.

Cara Marianna mia, io ti abbraccio e ti bacio piena di consolazione per la tua guarigione. Dunque credevi di morire e non pensavi alla nostra desolazione, al nostro interminabile affanno se andavi via? Godi dunque ora di questa nuova vita, la quale poi non è tanto infelice come questa mia, e pure io la vivo! Goditi l’amore dei tuoi, goditi quel delizioso luogo in cui sei, e il caro aere che respiri in questa bella stagione, e poi, il sapere di essere tanto ardentemente invidiata ti gioverà ad essere sempre più lieta. Che Nini continui ad essere la massaia, ciò le sta bene, ma lasci fare qualcosa anché a te acciò stii occupata, e non vada tu pensando a cose cattive, e giacchè mi hai parlato di un fritto eccellente lavorato dalle tue mani, tienilo a mente per quando verrò io a chiederti ospitalità di farmelo gustare. Pareva essere la prima cosa ch’io ti dicessi questa, dell’esser io sommamente lieta che Brighenti stia bene, dopo la paura terribile che ne mise con quel suo svenimento così lungo. È inutile ch’io raccomandi alle di lui figlie tutta la cura possibile, raccomando a lui di tenersi distratto, divagato, contento dell’amore delle sue figlie, tanto brave e tanto buone,